Bimbo morto annegato, la madre accusata di omicidio volontario confessa: “Sono stata io”

La tragedia ieri sera, intorno alle 22.30 a Torre del Greco, Napoli. Un bimbo di due anni è morto, affogato in mare. Le indagini dei carabinieri hanno portato a risvolti sconvolgenti.

Bimbo di due anni annegato in mare – MeteoWeek

La madre era convinta che il figlio di due anni e mezzo fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante questa sua teoria non fosse finora stata confermata dal punto di vista sanitario. E sarebbe questo il motivo per cui avrebbe ucciso il bimbo. Questa la convizione degli inquirenti che stanno indagando sulla morte del piccolo, annegato nelle acque antistanti la zona della Scala a Torre del Greco. La donna, 40 anni, è stata raggiunta da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Torre Annunziata: è accusata di omicidio volontario, sulla base delle indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa.

Cosa è accaduto

A dare l’allarme, ieri sera è stato il marito della donna: è stato lui a segnalare alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa intorno alle ore 21. La donna, nella serata di ieri, è stata ritrovata in mare, sul litorale torrese, con il bambino tra le braccia. Il marito aveva segnalato alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa, insieme al figlio.

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Nonostante i tentativi di soccorso e rianimazione il bambino è stato dichiarato morto per annegamento. La donna è stata condotta nella caserma dei Carabinieri dove è stata interrogata, alla presenza del difensore di fiducia, dal pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata che, al termine dell’interrogatorio, ha emesso un decreto di fermo nei suoi confronti. L’indagata sarà condotta nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.

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La confessione

Ha confessato l’omicidio A.G., la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco (Napoli). Questo secondo quanto appreso da fonti investigative, che hanno inoltre sottolineato come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali.

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