Rivolte in Kazakistan, Turchia: “Pronti a sostenere il Paese con ogni mezzo. Mobiliteremo tutte le risorse”

Rivolte in Kazakistan, Turchia: “Pronti a sostenere il Paese con ogni mezzo. Mobiliteremo tutte le nostre risorse”. Si è tenuta oggi la riunione straordinaria con i vari ministri degli Esteri della OTS.

Kazakistan turchia - meteoweek.com
Kazakistan, la Turchia pronta a sostenere il Paese “con tutti i mezzi” – meteoweek.com

La Turchia è “al fianco del Kazakistan con tutti i mezzi”, e si augura che il Kazakistan raggiunga la stabilità e la pace il prima possibile. Questo è quanto è affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu, lo stesso che ha poi sottolineato come l’Organizzazione degli Stati turchi (OTS) darà ogni tipo di sostegno al Paese dell’Asia centrale – “siamo pronti a mobilitare tutte le nostre risorse”.

Le dichiarazioni sono state riportate dall’agenzia Anadolu, e si riferiscono a quanto pronunciato da Çavuşoğlu durante una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell’OTS. Çavuşoğlu, che ha dichiarato di aver seguito “con molta preoccupazione” gli sviluppi in Kazakistan, ha inoltre affermato che il Paese ha tutta “‘esperienza e le capacità di superare questa situazione”.

I membri dell’OTS al fianco del Kazakistan

Si è tenuta oggi, dunque, la riunione straordinaria con i vari ministri degli Esteri, che hanno discusso degli sviluppi nel paese dell’Asia centrale, e con Tileuberdi che ha esposto una presentazione delle proteste scoppiate la scorsa settimana, e aggiornato della risposta del governo ai disordini civili. Proprio nelle scorse ore, inoltre, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha nominato come nuovo primo ministro Alikhan Smailov, dopo aver destituito il governo durante le rivolte. Il ministero dell’Interno ha inoltre reso noto che sarebbero circa 9.900 le persone finite arrestate per le violenze e le proteste nel Paese.

LEGGI ANCHE: Brahmadeo Mandal, l’84enne con 11 dosi di vaccino: “Mai stato così bene”. Ora rischia l’arresto

I disordini che stanno flagellando il Kazakistan sono iniziati nell’estremo ovest del Paese, dalle proteste contro il forte aumento dei prezzi del petrolio scoppiate principalmente nella città di Almaty, dove i manifestanti hanno occupato e dato alle fiamme gli edifici governativi. Il governo ha così dichiarato lo stato di emergenza, e ha invitato sul campo le forze di pace dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva – un’alleanza militare guidata dalla Russia e da sei ex stati sovietici.

LEGGI ANCHE: Covid, IKEA non paga più la malattia ai dipendenti in isolamento non vaccinati

Durante l’incontro, il ministro turco Çavuşoğlu ha sottolineato l’importanza del Kazakistan sia per gli stati alleati che per la sua regione, sottolineando che sia il presidente Recep Tayyip Erdoğan (che è l’attuale presidente in carica dell’OTS) sia lui stesso hanno già avuto diverse conversazioni telefoniche con le varie controparti – rispettivamente il neoeletto Kassym-Jomart Tokayev e il ministro Mukhtar Tileuberdi. L’OTS, si ricorda, include gli stati della Turchia, del Kazakistan, dell’Azarbaijan, dell’Uzbekistan, del Kyrgzstan, nonché Turkmenistan e Ungheria come alleati.

Impostazioni privacy