E’ morto David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo

A soli 65 anni si è spento nella notte. Era ricoverato dal 26 dicembre per una forma grave di disfunzione del sistema immunitario.

David Sassoli
David Sassoli

Non ce l’ha fatta David Sassoli, presidente italiano del parlamento dell’UE che era ricoverato dal giorno di Santo Stefano per una disfunzione del sistema immunitario. La notizia del suo decesso è stata comunicata nella notte il suo storico portavoce, Roberto Cuillo. Era ricoverato nel centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone. Noto giornalista televisivo, era stato inviato del Tg3 e poi del Tg1, che aveva condotto per poi diventarne vicedirettore.

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Dopo la lunga attività giornalistica, attraverso la quale era diventato volto molto conosciuto in Italia, aveva deciso di dedicarsi alla politica. Eletto nel 2009 con il Partito Democratico in Parlamento Europeo, nel 2013 aveva partecipato alle primarie a Roma per la scelta del candidato sindaco, arrivando secondo alle spalle di Ignazio Marino. Nel 2014 è stato rieletto come europarlamentare, e nel 2019, al terzo mandato, votato dall’assemblea come presidente dell’Europarlamento. Il 15 dicembre, forse anche a causa delle condizioni di salute, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla presidenza del Parlamento.

David Sassoli e Mario Draghi
David Sassoli e Mario Draghi

Ricoverato a settembre per una polmonite, Sassoli aveva annunciato di aver subito una ricaduta. «Sono stato colpito in modo grave da una brutta polmonite da legionella: ho avuto febbre altissima, sono stato ricoverato all’ospedale di Strasburgo, poi sono rientrato in Italia per la convalescenza. Ma purtroppo ho subito una ricaduta e questo episodio ha spinto i medici a consigliarmi una serie di analisi e di accertamenti» aveva lui stesso raccontato alla stampa.

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Il 26 dicembre il nuovo ricovero nel centro oncologico di Aviano: la notizia dell’ospedalizzazione era stata rilanciata ieri. Nella notte, la brutta notizia della morte. Il suo ultimo messaggio pubblico risale a ieri, quando aveva voluto esprimere il cordoglio per la morte di Silvia Tortora, primogenita di Enzo Tortora. La sua «ultima preoccupazione», ha ricordato il portavoce Roberto Cuillo, «era stata qualche giorno fa che tutto funzionasse bene nel passaggio istituzionale tra un presidente e l’altro alla prossima plenaria» del Parlamento europeo «a Strasburgo».

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