Donna di 23 anni strangolata nel suo appartamento, sospetti sul vicino

Il corpo di Rosa Alfieri è stato rinvenuto dal padre, la vittima presentava i segni di un tentativo di violenza carnale

Ancora una caso di femminicidio, questa volta la vittima è una ragazza di 23 anni: Rosa Alfieri, rinvenuta morta nella abitazione in cui viveva con la famiglia, al primo piano di un palazzo a Napoli. “Non meritava questa fine, era una ragazza bella solare” è ciò che dicono i vicini di casa sulla sua tragica morte.

Il cadavere della donna si trova ora nell’istituto di Medicina legale dell’ospedale di Giugliano per accertare cosa sia accaduto, ma dalle prime indagini le cause della morte sarebbero uno strangolamento.

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Il portone del palazzo dove si è consumato l’omicidio

SOSPETTI SUL VICINO

La polizia sta cercando un uomo di 30 anni, separato dalla moglie, che viveva in un appartamento al primo piano nello stesso stabile di quello di Rosa, attualmente non rintracciabile. Secondo gli investigatori potrebbe essere lui il responsabile del brutale assassinio in seguito a un tentativo di stupro non riuscito. Il sospettato viveva in quella abitazione, di proprietà del padre della vittima, da poche settimane.

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Non ci sono testimoni del fatto per cui le circostanze sono ancora tutte da stabilire, ma è evidente che la ragazza si è difesa prima di soccombere. Il corpo è stato trovato dal padre di Rosa, insospettito dal fatto che la ragazza non era tornare nell’ufficio dove lavoravano insieme e notando che l’auto che utilizzava per gli spostamenti era ancora parcheggiata sotto casa. L’uomo ha dovuto sfondare la porta per potere entrare, a quel punto si è trovato davanti al corpo della figlia, uno strofinaccio in bocca e i vestiti strappati.

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