Si faceva pagare fino a 300 euro per falsi Green pass, infermiera in carcere

In carcere la donna: che iniettava fisiologica al posto del vaccino. Ai domiciliari anche un complice che pensava a procacciarle i clienti.

Arrestata dai carabinieri un’infermiera dell’Asl di Piacenza. Avrebbe fatto ottenere dei Green pass falsi a 23 persone dopo essersi fatta pagare una somma oscillante tra i 250 e 300 euro. Ora la donna, che non è una No Vax e si è regolarmente vaccinata, si trova in carcere. È accusata di corruzione e falso. Insieme a lei è finito in manette anche un suo collaboratore (ora agli arresti domiciliari) che le procurava i clienti. Sembra che questi si rivolgessero a una farmacia cittadina dove prestava servizio l’infermiera. L’indagine, partita da un esposto presentato proprio dall’Asl, è stata condotta dai carabinieri del nucleo investigativo coordinati dalla Procura della Repubblica di Piacenza.

250 euro per ogni falsa iniezione

Già diverse le indagini e le denunce per Green pass falsi – Meteoweek

L’infermiera aveva accesso agli hub vaccinali (dove tra le altre cose aveva lavorato in precedenza). Qui raccontava di aver “portato qui un amico No Vax che si è convinto, ma siccome ha paura dell’iniezione ci penso io a fargli il vaccino”. Ma non accompagnava chi aveva deciso di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid, ma clienti disposti a sborsarle 250 euro e ai quali iniettava personalmente della soluzione fisiologica invece del vaccino, che veniva gettato via.

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Pronta la reazione della Regione Emilia-Romagna. “Se i fatti fossero confermati, saremmo di fronte ad un comportamento di assoluta gravità, inaccettabile per un’intera comunità che da due anni sta affrontando la pandemia, con tutto il carico di dolore per le perdite dei propri cari, per i sacrifici personali, sociali ed economici”, afferma l’assessore alla Sanità Raffaele Donini. “Un comportamento irresponsabile che offende anche l’intera categoria dei professionisti sanitari che, al contrario, con abnegazione e spirito di sacrificio assicurano quotidianamente l’impegno per uscire dall’emergenza che da troppo tempo sta condizionando le nostre vite. Non c’è spazio per chi specula e inganna la collettività”.

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“Grazie, quindi, all’Ausl di Piacenza – termina Donini – che si è mossa tempestivamente segnalando il caso da cui sono partite le indagini. Massima fiducia nella magistratura, confidando in un rapido esito, guardando avanti con fiducia, certi che questi episodi non scalfiscono il senso di comunità e responsabilità che da sempre contraddistinguono il nostro territorio”.

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