Omicidio Cerciello, iniziato processo di Appello: imputati in aula a Roma

Omicidio Cerciello Rega, iniziato questa mattina il processo di Appello: gli imputati sono in aula, insieme agli interpreti e ai famigliari della vittima. L’udienza è a porte chiuse per le norme anti Covid-19.

Omicidio Cerciello iniziato processo di Appello - meteoweek.com
omicidio Cerciello Rega, iniziato il processo di Appello – meteoweek.com

Nella mattinata di oggi, giovedì 10 febbraio, si è aperto davanti alla Corte d’assise d’appello di Roma il processo per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Insieme ai loro avvocati, presenti in aula i due indagati, così come anche la moglie Rosa Maria Esilio, il fratello Paolo, e altri familiari della vittima. Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono stati condotti nella sala di sicurezza separata da un vetro, con accanto gli interpreti. L’udienza si tiene a porte chiuse per le misure anti-Covid. Si ricorda che i due imputati, accusati di aver ucciso con undici coltellate Mario Cerciello Rega, sono stati entrambi condannati all’ergastolo in primo grado.

La ricostruzione dei fatti

a sinistra Elder Finnegan Lee, a destra Gabriel Christian Natale Hjorth – meteoweek.com

L’omicidio risale alla notte del 26 luglio 2019, dopo un tentato acquisto di droga non andato a buon fine. I due diciannovenni americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, rubarono lo zaino di Sergio Brugiatelli, supertestimone oculare trovato morto nella sua abitazione nel settembre scorso, e che aveva indicato ai ragazzi il pusher. Lo stesso Brugiatelli, dopo il furto, chiamò il 112 per chiedere aiuto, e sul posto intervennero il vicebrigadiere Cerciello e un suo collega.

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I militari entrarono subito in azione per fermare la tentata estorsione perpetrata dai due giovani, che in cambio della restituzione dello zaino chiedevano un riscatto di 100 euro e delle dosi di cocaina. Fu quando i militari tentarono di bloccarli che Elder aggredì e colpì a morte Cerciello, infliggendogli undici coltellate. Dopo il delitto, i due scapparono, ma vennero preso rintracciati in un hotel a Prati, quartiere poco distante dal luogo dell’omicidio. Gli americani erano già intenzionati e pronti a lasciare l’Italia alla volta degli Stati Uniti per far perdere le loro tracce – tanto che avevano nascosto, in un controsoffitto, il coltello (con lama da 18 centimetri) usato nell’agguato.

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Con il processo d’Appello iniziato oggi, i genitori dei due ragazzi sono arrivati in Italia già da qualche ora. Raggiunti dai giornalisti, queste le dichiarazioni rilasciate prima dell’udienza di oggi da Ethan e Leah Elder: “Siamo arrivati al secondo atto di questa immensa tragedia per la famiglia Cerciello prima di tutto, ma anche per la nostra e il nostro ragazzo. Un dolore con il quale purtroppo dobbiamo imparare a convivere”. Sul processo si è espresso anche gli avvocati della difesa, Renato Borzone e Roberto Capra: “Siamo convinti che una corretta lettura delle prove raccolte in primo grado porterà inevitabilmente a un esito diverso. La verità dei fatti di quella sera è già nelle carte raccolte nel lungo processo di primo grado, è sufficiente volerla vedere”.

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