Studenti, assalto a Confindustria: 7 feriti tra le forze dell’ordine [VIDEO]

È successo a Torino, dove alcuni manifestanti si sono staccati dalla protesta contro l’alternanza scuola-lavoro. Scontri coi carabinieri.

Sette feriti tra le forze dell’ordine e momenti di tensione a Torino davanti alla sede di Confindustria, dove stamattina un gruppo di studenti ha tentato di fare irruzione a margine del corteo di protesta contro l’alternanza scuola-lavoro. Lo ha reso noto la Questura torinese.

Gli studenti, dopo tre settimane di protesta e 45 scuole occupate tra Torino e provincia, si erano dati appuntamento in piazza XVIII Dicembre per sfilare nel centro cittadino fino al Campus Einaudi. All’appello si sono presentati in centinaia, arrivati a gruppi dalle diverse scuole occupate, ognuna col proprio striscione. Un centinaio sono arrivati da Pinerolo, altri dalla Valsusa. In piazza anche le bandiere di Cgil e Cub.

La rabbia degli studenti contro l’Unione industriali

“Siamo tantissimi, siamo un esempio per il resto d’Italia” hanno gridato gli studenti, che in un mese sono scesi in piazza tre volte. “Questa piazza non è la fine ma una svolta in una protesta che va avanti”. Sui cartelli mostrano i volti di Lorenzo di Udine e di Giuseppe delle Marche, entrambi morti durante gli stage professionali. Tra i manifestanti c’è chi ha una posizione più radicale e vuole l’abolizione dell’alternanza, obbligatoria in tutte le scuole. Altri invece chiedono una riforma che preveda salario e diritti sindacali. Parole forti sono volate all’indirizzo di Confindustria, prima tappa del corteo: “Sono i veri responsabili delle morti di Lorenzo e Giuseppe, ci fregano facendoci morire nei posti di lavoro, ora chiediamo giustizia”.

È lì che è partito l’assalto all’Unione industriali, con le forze dell’ordine che si sono interposte per impedire ai ragazzi di introdursi nella sede di Confindustria. Nell’azione di contenimento sono rimasti feriti sei carabinieri. tra cui un ufficiale, e un poliziotto. Il tentativo di irruzione è partito alle 11 quando un gruppo di manifestanti, una ventina di ragazzi quasi tutti incappucciati, si è staccato dal corteo per cercare di forzare il cancello della palazzina di via Vela, sede dell’associazione degli industriali.

Sette feriti tra carabinieri e poliziotti

I giovani sono riusciti ad aprire in parte il cancello. A bloccarli sono intervenuti i carabinieri e a quel punto sono partiti il lancio di uova piene di vernice rossa e l’assalto. Armati di pietre, aste e bastoni, i giovani hanno colpito a ripetizione gli scudi dei militari senza però riuscire a entrare. Alcuni di loro hanno anche lanciato fumogeni e petardi contro la palazzina e bruciato manifesti coi simboli degli industriali.

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Un funzionario di polizia è stato trasportato in ospedale con un taglio sulla fronte mentre un ufficiale dei carabinieri ha dovuto essere medicato dopo essere stato colpito alla testa con un bastone. Altri 5 uomini dell’Arma sono rimasti contusi negli scontri.

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La protesta degli studenti, nel frattempo, si è spostata per la seconda tappa del corteo sotto gli uffici del Miur in corso Vittorio Emanuele II (dove ha fatto una comparsata anche il leader No Green Pass Marco Liccione): “Vi diamo tre settimane poi torneremo a occupare le nostre scuole. Studenti e lavoratori uniti per lo sciopero generale. Se non cambierà lotta dura sarà. Vogliamo che un rappresentante del Ministero scenda a dare risposte”. Questa volta le forze dell’ordine hanno bloccato l’accesso al controviale e così il corteo si è dovuto arrestare nel viale centrale, tenuto a distanza da un imponente cordone di sicurezza.

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