Finanziamenti per le elezioni a Roma: soldi alla Raggi dal suocero di Conte

C’è chi ha scommesso su Michetti, chi su Gualtieri o su entrambi. Su Virginia Raggi ha puntato Cesare Paladino, suocero dell’ex-premier

A distanza di cinque mesi dalle elezioni del comune di Roma che hanno visto eleggere Roberto Gualtieri a sindaco, vengono ora fuori i nomi e le cifre di chi ha finanziato la campagna elettorale dei principali candidati. I numeri si affiancano a importanti esponenti del mondo della politica e dell’imprenditoria, tutti depositati alla Corte dell’Appello come previsto per legge.

In aiuto per le spese in campagna elettorale sia al neo-sindaco della Capitale che all’uscente sono arrivati diversi palazzinari, tra questi Ns Costruzioni srl, Cuma 6 srl e Millenium Immobiliare per un totale di 3.600 euro. Ma a spiccare su tutti è un nome particolare, quello di Cesare Paladino, padre di Olivia Palladino ovvero l’attuale compagna di Giuseppe Conte.

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QUEI SOLDI DI PALLADINO ALLA RAGGI

Palladino è proprietario del Grand Hotel Plaza, un albergo di lusso a 5 stelle che è stato spesso teatro delle riunioni ed eventi dell’ex-sindaca. La cifra versata dal suocero dell’ex-presidente consiglio in sostegno della Raggi è di 9mila euro. C’è un dubbio che salta fuori leggendo il finanziamento di Palladino. Il Plaza era moroso per circa 2 milioni di euro con il Comune per mancati versamenti sulla tassa di soggiorno. Morosità che è stata sanata ai tempi in cui Raggi sedeva in Campidoglio. La cosa è se non sospetta quantomeno curiosa.

Giuseppe Conte con la fidanzata, Olivia Palladino

Davvero lontani i tempi in cui i grillini dicevano che la politica si poteva fare a costo zero, infatti a Virginia sono arrivati soldi anche dai parlamentari pentastellati Paola Taverna e Maurizio Cattoi che hanno versato una cifra intorno ai 1.000 euro ciascuno. La stessa Raggi ha versato al suo comitato 5mila euro, altre piccole donazioni sono state raccolte su una piattaforma dedicata.

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I FINANZIMENTI PER MICHETTI

Enrico Michetti era il candidato scelto da Giorgia Meloni e da Fratelli d’Italia, questo viene confermato dalle donazioni che Michetti ha ricevuto per la sua campagna: circa 200mila euro sono stati donati da esponenti di FdI nella Capitale. La Lega ha contributo per soli 20mila euro, segno forse della spaccatura nella scelta del cavallo su cui puntare per Roma. Zero i finanziamenti da Forza Italia, almeno ufficialmente.

A coprire gli altri 109mila euro di spese per Michetti sono stati gli imprenditori: Valter Mainetti di Sorgente group con 5mila euro; Davide Zanchi di Scci con 12mila euro; Umberto Volpes con 2mila euro. Ma la maggior contributrice tra i “non politici” è stata l’impresa edile di Bergamo Ojkos, di proprietà di Mauro Belometti, con 25mila euro. Segue la Interconsulting di Paolo Montesano con 2.500.

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Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti

E QUELLI PER GUALTIERI

Sul candidato vincitore hanno scommesso diversi imprenditori che però curiosamente avevano puntato anche su Michetti. Valter Mainetti ha infatti versato 4mila euro anche per Gualtieri, Davide Zanchi 12mila come per il suo avversario. Il resto delle spese arriva dalle casse del Pd e dalla raccolta fondi tra gli iscritti al partito.

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