Camorra, brutto colpo al clan Vitale: maxi blitz, in manette i boss Ciro e Maurizio

Camorra, brutto colpo al clan Vitale: maxi blitz, in manette i boss Ciro e Maurizio. L’organizzazione criminale gestiva il traffico e lo spaccio di droga nella zona di Castellamare di Stabia.

maxi blitz, in manette i boss Ciro e Maurizio Vitale - meteoweek
maxi blitz, in manette i boss Ciro e Maurizio Vitale – meteoweek.com

Maxi blitz quello effettuato nelle scorse ore dai carabinieri a Castellamare di Stabia, nel Napoletano e in altre località. In manette sono finiti i due boss del clan Vitale, Ciro e Maurizio. In totale sono stati eseguiti 12 ordini di custodia cautelare. Gli indagati sono tutti appartenenti al gruppo criminale, contiguo al clan D’Alessandro. I capi d’accusa, a vario titolo, associazione armata finalizzata a traffico di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine. Le indagini, si sottolinea, erano partite nel 2019.

Arrestati i boss Maurizio e Ciro Vitale

I militari di Castellammare di Stabia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Nel mirino 12 indagati, tutti appartenenti al clan Vitale, operante in area stabiese. L’arresto dei 12 indagati è stato possibile alla luce dei risultati ottenuti dall’indagine condotta dai carabinieri di Castellammare di Stabia, e coordinata dalla Dda di Napoli, partita nel novembre del 2019. Proprio in quel periodo, infatti, le forze dell’ordine avevano scovato nel centro antico della città un appartamento presumibilmente usato per la commercializzazione di sostanze stupefacenti. Tale edificio, inoltre, era stato protetto dal clan da una fitta rete di telecamere di videosorveglianza.

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A seguito di tutti i dovuti accertamenti sulla vicenda, è dunque emersa l’esistenza della suddetta associazione a delinquere, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana in primis). Ai vertici del gruppo camorristico vi erano Maurizio e Ciro Vitale, detto “Cirillone”. Secondo quanto scoperto dagli investigatori, sarebbero stati proprio i due boss a delineare le linee strategiche e operative del clan. I due si sarebbero anche occupati del rifornimento di droga e della gestione di ruoli e compensi, oltre che del sostentamento dei detenuti e della gestione delle trattative con i gruppi criminali vicini.

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Nell’arco di sei mesi, le forze dell’ordine hanno arrestato in flagranza di reato nove persone, e hanno provveduto al sequestro di 34 chili di marijuana, oltre 2 chili di cocaina e di 50 grammi di hashish. Sequestrati anche due pistole clandestine e numerosi proiettili. Oltre a Maurizio e Ciro Vitale, sono stati arrestati anche Raffaele Cimmino, Carmine e Massimo Fiorillo, Ciro Salvato, Domenico Sorrentino, Gaetano Suarato. Per loro si sono aperte le porte del carcere, mentre finiscono ai domicilari Giuseppe De Martino, Klodian Porja e Salvatore Suarato. Spetta l’obbligo di dimora, invece, a Salvatore Valanzano.

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