Antibiotici, Aifa: “In Italia se ne consumano più che in Europa”

Nel complesso il consumo di antibiotici è in netta diminuzione per via delle misure di contenimento della pandemia.

L’Italia è in nona posizione in Europa per consumi di antibiotici – Meteoweek

Gli italiani consumano più antibiotici della media europea. Questo tanto a livello territoriale quanto a livello ospedaliero. Lo dice l’Aifa, riportando il dato principale emerso dal rapporto nazionale 2020 su “L’uso degli antibiotici in Italia”. L’indagine, diffusa e presentata oggi in streaming sui canali di Aifa, ha confrontato il consumo di antibiotici in Italia con quello di altri paesi europei e del Regno Unito. La fonte impiegata dai ricercatori dell’Aifa è stata Esac-net. Si tratta della Rete europea di sorveglianza del consumo degli antimicrobici, coordinata da Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Esac-net raccoglie sia i dati del Servizio sanitario nazionale che gli acquisti a carico dei privati cittadini.

Consumo di antibiotici in calo in tutta Europa

Nel 2020 in Europa c’è stata una significativa riduzione del consumo territoriale di antibiotici, afferma lo studio di Aifa – Meteoweek

Nel 2020 – afferma l’indagine – in tutti i paesi Ue/Spe (Spazio economico europeo) c’è stata una significativa riduzione del consumo territoriale di antibiotici, con l’unica eccezione della Bulgaria. I dati parlano di un calo del 18,1% rispetto al 2019, coi consumi di antibiotici scesi a 14,7 dosi definite giornaliere ogni mille abitanti al giorno (Ddd/1.000 al giorno).

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La diminuzione si spiega con le misure di contenimento anti Covid e al loro effetto sulla trasmissione delle infezioni. Nel nostro paese il consumo territoriale di antibiotici risulta superiore alla media europea, anche se in netto calo rispetto al 2019. L’Italia è in nona posizione con 16,5 Ddd/1.000 al giorno. Prendendo in esame le varie tipologie di antibiotici, l’Italia si attesta sopra la media Ue/See per penicilline, macrolidi e lincosamidi.

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Negli ospedali, invece, nel 2020 il consumo medio Ue/See di antibiotici è diminuito dell’11,8% a 1,57 Ddd/1.000 a giorno. A livello ospedaliero il nostro paese si posiziona di poco sopra alla media europea, anche se in lieve crescita rispetto all’anno precedente. Qui l’Italia è sesta in classifica con un consumo pari a 1,91 Ddd/1.000 giornaliero. Le tipologie di antibiotici che si discostano maggiormente dalla media europea sono sulfonamidi e trimetoprim, macrolidi e lincosamidi e fluorochinoloni.

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