Studente copia tema, la prof mette 1 e lo posta sui social

È scoppiato un caso all’ITC De Nicola di Piove di Sacco, nel Padovano. E non perché uno studente di vent’anni si sia preso un “1” per aver copiato il tema di italiano, come previsto dal regolamento dell’istituto. Il problema è nato quando la prof Nora Foggiato ha postato su Facebook una foto del tema con tanto di commento. La cosa però potrebbe non finire qui.

Nello scatto appariva il voto impietoso, non nomi o altri dati che permettessero di identificare l’autore del tema. Inutile però dire che il post, risalente a due giorni fa, ha scatenato una ridda di commenti.

Il punto infatti sembra essere un altro: anche se dal tema pubblicato sui social non è possibile risalire allo studente, si tratta pur sempre di un atto riservato che non dovrebbe essere pubblicizzato.

Stando a quanto riferisce il “Gazzettino”, la docente ha spiegato così su Facebook il suo “1”: «L’alunno ha 20 anni e frequenta l’ultimo anno. Tra tre mesi dovrà affrontare l’Esame di Stato e successivamente cercarsi un lavoro. Ebbene: ha copiato un tema svolto da internet. Gli errori di sintassi o grammatica hanno un valore relativo di fronte a un fatto di questa gravità. Non stiamo parlando di un adolescente fragile, ma di un adulto incapace di prendersi delle responsabilità».

La polemica si è subito accesa

La notizia è subito circolata nella piccola comunità di Azergrande, a cominciare dalle chat dei genitori, e la polemica si è subito accesa. Ad accendere la miccia non è stato il voto, la cui assegnazione in caso di copiatura è stata pienamente rispettosa delle regole scolastiche, ma la pubblicazione sui social del tema d’esame, cioè di un documento privato.

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La preside dell’istituto ha preso tempo riservandosi di approfondire nel dettaglio quanto accaduto anche se al “Gazzettino” ha fatto sapere che in linea di principio le discussioni sui voti e i rapporti tra docenti e studenti dovrebbero restare all’interno dell’alveo scolastico.

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Reazioni sono giunte anche dall’Ufficio scolastico regionale, dove si augurano che la scuola faccia chiarezza sul caso, e dal sindaco di Arzergrande, Filippo Lazzarin, che ha decisamente stgmatizzato l’episodio. L’insegnante al momento non ha rilasciato commenti ribandendo la sua posizione, ovvero che lo studente non era rintracciabile dal post pubblicato sui social.

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