Caso Camici, pm: Attilio Fontana andrà a processo

Insistono i pm milanesi su caso Camici. Chiesto il rinvio a giudizio per il governatore lombardo Attilio Fontana. Prima udienza il 29 aprile.

La procura di Milano ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio, oltre che nei riguardi di Fontana, anche per altre quattro persone. Tra gli imputati anche il cognato Andrea Dini.

Il gup Chiara Valori ha fissato per il 29 aprile e il 13 maggio le prossime due udienze della fase preliminare per l’inchiesta sul caso Camici. Adesso la parola toccherà alla difesa del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, imputato assieme ad altre quattro persone per frode in pubbliche forniture.

Il destino giudiziario di Fontana si deciderà il 13 maggio

Andrea Dini e Attilio Fontana – Meteoweek

La vicenda riguarda l’affidamento da parte di Aria spa, la centrale acquisti della Regione Lombardia, di una fornitura – poi tramutata in donazione – di 75 mila camici e altri dispositivi di protezione a Dama, vale a dire la società del cognato di Fontana, Andrea Dini. In tutto parliamo di una fornitura per una somma di circa mezzo milione di euro.

Se ne parlerà nella prossima udienza, fissata per il 29 aprile. Oggi i pm Paolo Filippini e Carlo Scalas hanno infatti confermato la richiesta del processo. I magistrati giudicano di aver raccolto un sufficiente numero di prove, non solo a carico del presidente Fontana ma anche nei confronti del cognato Dini, oltre che Filippo Bongiovanni e Carmen Schweigl, rispettivamente ex direttore generale e dirigente di Aria, e Pier Attilio Superti, vicesegretario generale della Regione. Il futuro giudiziario di Fontana e degli altri imputati nel processo si deciderà dunque il 13 maggio.

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