E la regina disse: “Boycott Putin”, niente spade ai russi

Ai Musei del Cremlino ci sarà una mostra sui duelli nella storia. Dovevano esserci anche tre spade della collezione reale britannica. Ma sua maestà le ha negate dopo l’invasione dell’Ucraina.

Appena si sono materializzati i venti di guerra e le sanzioni occidentali, la regina Elisabetta ha detto “niet” – o meglio “stop” – e adesso le armi storiche resteranno nel Regno Unito.

Al museo del Cremlino era tutto pronto per la nuova mostra sulla storia dei duelli. Tra i pezzi più pregiati attesi a Mosca dovevano esserci anche tre spade di incalcolabile valore provenienti dal Regno Unito, nientemeno che dalla collezione della Royal Family.

Tre spade del XVII secolo, una appartenuta a Carlo I

Ai Musei del Cremlino dovevano arrivare, dalla collezione della Royal Family, tre spade del XVII secolo, una delle quali si dice appartenuta a re Carlo I – Meteoweek

Ma tutto è cambiato con lo scoppio dell’“operazione militare speciale” voluta da Putin e la partenza delle sanzioni da parte occidentale, con l’isola britannica in testa tra i paesi sostenitori della linea dura contro Mosca.

Così adesso è arrivato il boicottaggio da parte della corona britannica. La regina Elisabetta si è opposta infatti al prestito delle armi da collezione al museo di Mosca.  Come riferisce il “Daily Express”, la mostra al Cremlino è stata sponsorizzata da Alisher Usmanov, uno degli oligarchi russi sanzionati a causa della presunta vicinanza a Putin. Inizialmente la Royal Collection aveva accettato di prestare al museo moscovita tre spade del XVII secolo, una delle quali si dice essere appartenuta a re Carlo I, ma poi le cose sono drasticamente cambiate.

Quindi niente spade della Collezione reale britannica ai Musei del Cremlino. Un vero e proprio boicottaggio quello della sovrana d’Inghilterra, che ha voluto testimoniare la propria vicinanza alle genti ucraine facendo una donazione al Disaster Emergency Committee, il comitato impegnato nell’invio di cibo e acqua nelle regioni devastate dalla guerra. In più, in occasione dell’incontro del 7 marzo col premier canadese Justin Trudeau, la regina ha voluto omaggiare l’Ucraina con la presenza di fiori gialli e blu, i colori della bandiera del paese invaso da Mosca.

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