Ucraina, Zelensky: «È tempo di parlare di pace», Mosca: «Ancora non è il momento»

Sono passati 24 giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina. I negoziati vanno avanti a rilento mentre proseguono scontri e bombardamenti in tutto il paese.

Si combatte ferocemente nel centro di Mariupol e i russi lanciano per la prima volta un super missile ipersonico.

Arrivati al ventiquattresimo giorno di guerra, il presidente ucraino Zelensky ha postato questa notte un videomessaggio su Facebook dove, rivolgendosi direttamente a Putin, ha dichiarato: «È tempo di colloqui di pace, senza indugio. Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori».

«È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina» ha spiegato Zeleksky che ha aggiunto: «Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi».

180 mila esuli salvati coi corridoi umanitari

Zelensky ha annunciato che 180 mila persone sono state salvate attraverso i corridoi umanitari, ma i russi bloccano gli aiuti alle città assediate – Meteoweek

Il presidente ucraino ha poi reso noto che grazie a sette corridoi umanitari (sei nella zona di Sumy e uno nel Donetsk) in 180 mila hanno trovato una via di fuga, ma punta il dito sul Cremlino che ha bloccato la consegna degli aiuti nelle città sotto assedio.

Poco prima il capo della delegazione russa incaricata di negoziare con Kiev, Vladimir Medinsky, aveva però dichiarato che un incontro tra i due leader è impossibile senza aver prima concordato il testo di un accordo. A questo servono i negoziati. Senza contare che il testo dovrebbe poi essere sottoscritto dai rispettivi ministri degli Esteri e poi sottoposto all’approvazione dei governi. Solo successivamente si potrà parlare di un vertice tra i due presidenti di Russia e Ucraina.

Combattimenti nel centro di Mariupol

Intanto, anche se l’ultima è stata una notte relativamente tranquilla senza allarmi anti-aereo, i bombardamenti e gli scontri continuano in tutto il paese, in particolare a Mariupol dove le forze russe ieri hanno comunicato di essere entrate nel centro della città assieme alle truppe separatiste di Donetsk. Avere sotto controllo Mariupol rappresenterebbe una svolta nel conflitto armato poiché permetterebbe ai russi di assicurarsi la continuità territoriale tra le sue truppe provenienti dalla parte di Crimea annessa, a sud, e quelle del Donbass a est.

La Difesa russa ha anche comunicato di aver impiegato per la prima volta un missile balistico ipersonico Kinzhal col quale è stato “distrutto un ampio deposito sotterraneo con missili e munizioni aereedelle truppe ucraine nel villaggio di Delyatyn, nella regione di Ivano-Frankivsk”.

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