Le vendevano come pillole anti Covid, ma facevano male alla salute: maxi sequestro Gdf

La Finanza leva dal commercio 620 mila integratori e 23 mila farmaci pericolosi per la salute. Denunciati i titolari delle erboristerie.

Le pillole venivano vendute come prodotti contro il Covid ma la composizione chimica reale non corrispondeva a quella dichiarata e in più conteneva sostanze nocive.

Le finte pillole contro il Covid avevano generato un giro d’affari superiore al milione di euro – Meteoweek

Le spacciavano per pillole anti Covid, ma erano nocive per la salute. Per questo la Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato 620 mila integratori alimentari e più di 23 mila farmaci, tutti dannosi per la salute. Gli articoli erano venduti in sei erboristerie di Milano, i titolari della quali sono stati denunciati.

I prodotti sequestrati avevano, secondo le stime, generato un business da oltre un milione di euro. Le Fiamme Gialle sono state attirate da un volantino esposto nella vetrina di una delle erboristerie controllate. Il foglietto reclamizzava un prodotto in pillole con la scritta “Anti Covid-19 Tcm Prevention Formula Grannules for Global Use“. Gli agenti hanno così sequestrato le pillole che, dopo le analisi in laboratorio, sono risultate difformi dalla composizione chimica dichiarata e, in particolare, contenevano sostanze dannose per la salute degli acquirenti.

All’interno delle pillole un “considerevole numero di metalli pesanti potenzialmente dannosi”

Dalle analisi di laboratorio sono emerse numerose sostanze potenzialmente dannose per la salute dei consumatori – Meteoweek

All’interno delle sedicenti pillole contro il Covid, si legge in una nota della procura milanese, era presente un significativo numero di “metalli pesanti potenzialmente dannosi”, dall’arsenico al mercurio, dal piombo al nichel passando per il cromo e l’alluminio. Nel composto è stato rilevato, comunica la procura, anche “un antibiotico della famiglia delle ‘tetracicline’, di idrocarburi alifatici pesanti nonché naltrexone, sostanza antagonista farmacologicamente somministrata per ridurre il desiderio di assumere alcolici e droghe oppiacee”.

La messa in commercio di questi prodotti potenzialmente pericolosi ha violato le normative europee sulla sicurezza igienico-sanitaria recepite dal nostro paese. E adesso i titolari delle sei erboristerie dovranno rispondere di esercizio abusivo della professione, somministrazione e commercio di medicinali guasti e frode nell’esercizio del commercio.

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