Buoni spesa e carburante, quando la truffa corre via sms

Da diverso tempo arrivano finti messaggini sul telefonino che invitano i cittadini a cliccare un link per ottenere un buono spesa o un buono ristorante.

Ma è una truffa colossale: cliccando su quel link l’utente mette in pericolo i suoi dati.

Da mesi circola una truffa via sms. Un messaggino della Regione Lazio che arriva direttamente sul cellulare e promette buoni spesa e buoni carburante. Ma è una truffa. L’sms chiede di cliccare su un link per ottenere i bonus. Il testo della truffa è standard: “Gentile utente, è uscito il decreto per il buono benzina! Ottienilo ora”. Firmato Regione Lazio”. Oppure: “Gentile utente, non hai ricevuto il buono spesa, per te il buono carburate!”.

In pandemia si prometteva un buono per fare la spesa. Adesso, col caro carburante, il falso messaggio è stato adattato alla benzina. Una truffa ben studiata: i messaggini arrivano, all’apparenza, dallo stesso numero usato dalla Regione per comunicare le prenotazioni per le visite mediche, i referti o i vaccini.

Phishing via sms

Pare un canale sicuro, ma non lo è. Cliccando sul link interno si rischia di cadere in una truffa vera e propria. Vengono infatti richiesti codici personali o per accedere al conto corrente bancario. È il classico phishing. Ma se un tempo la cybertruffa usava la mail, adesso si serve dei telefonini.

E quel che è peggio è che sembra non esserci modo di arrestare questa catena. Ormai la truffa va avanti da tempo, riattualizzando l’incubo dell’attacco hacker subito dalla Regione Lazio parecchi mesi fa.

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