È successo presso il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, dove un uomo di 71 anni, malato oncologico, è stato lasciato per 15 ore su una sedia a rotelle.
A denunciare l’accaduto è la figlia del 71enne, Elisa Manzari.
Sono le ore 18:00 di giovedì 21 Aprile quando Elisa Manzari accompagna suo padre, 71enne e malato oncologico, al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari per un ricovero. Il padre viene fatto accomodare su una sieda a rotelle, ma durante la notte qualcosa non deve essere andato per il verso giusto.
Sono le ore 9:00 del giorno successivo, infatti, quando Elisa Manzari arriva in Pronto Soccorso e trova il padre nelle stesse condizioni in cui è stato lasciato la sera prima. Il 71enne non era ancora stato trasferito presso la sua stanza ed è stato lasciato 15 ore sulla sedia a rotelle.
La denuncia
«Mio padre ha 71 anni ed è un paziente oncologico. Me l’hanno lasciato su una poltrona a rotelle tutta la notte» denuncia Elisa Manzari. Per questo motivo, dopo essere arrivata in Pronto Soccorso, Elisa racconta di aver occupato la Sala rossa per avere delle spiegazioni. «Ho alzato la voce davanti agli sguardi rassegnati e preoccupati del personale e di altri pazienti nelle stesse condizioni di mio padre» continua la figlia del 71enne.
Un medico, racconta Elisa, ha provato a tranquillizzarla spiegandole che tutti i prelievi erano stati fatti così come gli esami richiesti e che stavano procedendo con il ricovero del padre. Ricovero che, racconta la figlia del 71enne, è avvenuto così: «Avevano trovato un posto letto di un paziente meno grave di mio padre».
Il Policlinico di Bari ha provato a spiegare il perché dell’accaduto. Nella notte tra giovedì e venerdì si sarebbe verificato un afflusso superiore di pazienti e questo avrebbe rallentato le procedure. «Trovo inaudita questa roulette russa e spero che il mio gesto smuova qualcosa» conclude Elisa Manzari.