Chi cercherà le cose di Lassù? | Il Vangelo di oggi Sabato 7 Maggio 2022

Chi è che cercherà le cose di lassù e non solo quelle di quaggiù? Chi ha visto che in Gesù c’è qualcosa di bello, che in lui c’è davvero un miracolo di eternità.

Chi cercherà le cose di Lassù?
Chi cercherà le cose di Lassù? | Il Vangelo di oggi Sabato 7 Maggio 2022 – meteoweek.com

Liturgia di oggi Sabato 7 Maggio 2022

  • SABATO DELLA III SETTIMANA DI PASQUA

Sepolti con Cristo nel Battesimo,
con lui siete anche risorti
mediante la fede nella potenza di Dio,
che lo ha risuscitato dai morti. Alleluia. (Col 2,12)

Prima Lettura

La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.
Dagli Atti degli Apostoli
At 9,31-42

In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.

A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità – nome che significa Gazzella – la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro.

Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!».

Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale – Dal Sal 115 (116)

R. Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore. R.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli. R.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore. R.

Il Vangelo di oggi Sabato 7 Maggio 2022

Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,60-69

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore.

Chi cercherà le cose di Lassù? | Il commento al Vangelo di oggi Sabato 7 Maggio 2022

Nei brani del Vangelo precedenti Gesù parla del suo corpo e del suo sangue come vero alimento: una parola dura, ma va a mettere al crogiolo ogni sfiducia. Come ci si potrà nutrire “letteralmente” del suo corpo e sangue? Eppure Dio, che è onnipotente, non riuscirà forse a trovare il modo miracoloso di farci nutrire di sé?

Questa è la Santa Eucaristia. È di fronte a questo mistero che molti scappano, perché prefigura qualcosa di eterno, mentre a volte ci accontentiamo dei beni che passano, e potremmo essere tentati di strumentalizzare Dio per le nostre necessità.


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Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, cioè dopo che Gesù ha manifestato la sua opera potente e concreta, chi è che resta con lui? Chi è che cercherà le cose di lassù e non solo quelle di quaggiù? Chi ha visto che in lui c’è qualcosa di bello, che in lui c’è davvero un miracolo di eternità. In Gesù e nella sua Parola c’è quello Spirito che dà la vita e che procede dal Padre: Gesù è colui che davvero dà la vita.

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