Ucraina, intelligence Usa: “Putin verso guerra prolungata, nucleare solo in caso minaccia”. Il discorso del direttore dell’intelligence nazionale statunitense, Avril Haines, al Senato.
Il presidente Vladimir Putin non avrebbe intenzione di porre fine alla guerra in Ucraina con la campagna del Donbas, e sarebbe piuttosto determinato a costruire un ponte di terra verso il territorio controllato dalla Russia in Moldova. Questo è quanto ha dichiarato nella giornata di martedì il direttore dell’intelligence nazionale statunitense, Avril Haines. L’intelligence statunitense ritiene inoltre sempre più probabile che Putin mobiliti l’intero paese, compresa l’ordinanza della legge marziale, contando poi sulla sua perseveranza per indebolire il sostegno occidentale all’Ucraina.
Come spiegato dal capo del direttorato nazionale dell’intelligence americana, che ha oggi tenuto un intervento davanti alla commissione difesa del Senato, pare che che il presidente russo Vladimir Putin “si stia preparando per un conflitto prolungato in Ucraina, durante il quale intende ancora raggiungere obiettivi oltre il Donbas”. Come tra l’altro si legge dall’articolo del Guardian, il fatto che il Cremlino avrebbe intenzione di concentrare le forze russe nella regione orientale del Donbas sia “solo un cambiamento temporaneo”, dopo la loro mancata presa di Kiev nel nord.
L’intelligence ritiene che le forze russe intendano ancora conquistare il territorio attraverso la costa del Mar Nero – in parte per garantire le risorse idriche per la Crimea, sequestrata da Mosca nel 2014. Dal canto suo, poi, Putin continuerà a sbandierare la minaccia delle armi nucleari, ma “probabilmente ne autorizzerà l’uso solo se percepirà una minaccia reale alla Russia o il suo regime“. Piuttosto, dunque, la retorica nucleare andrebbe vista come mezzo di “deterrenza contro gli Stati Uniti e l’Occidente”.
Altra strategia, inoltre, sarebbe quella di battere l’Occidente sullo “sfinimento“. “Putin molto probabilmente ritiene che la Russia abbia una maggiore capacità e volontà di sopportare le sfide rispetto ai suoi avversari, e probabilmente conta sulla tendenza degli Stati Uniti e l’Ue ad indebolirsi man mano che la carenza di cibo, l’inflazione e i prezzi dell’energia peggioreranno la situazione”, ha affermato Haines nel discorso al Senato. Ad ogni modo, ha poi evidenziato il capo dell’intelligence, massima allerta e vigilanza sulla questione. “Monitoreremo ogni aspetto delle forze nucleari strategiche russe, date le tensioni cos’ alte. C’è sempre un potenziale per incappare errori di valutazione o escalation non volute, ma speriamo di poter ridurre i rischi grazie all’azione dell’intelligence”.
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