Criptovalute, maxi frode da 120 milioni di euro: a processo amministratore piattaforma web

Scoperto un “buco” in cripotvaluta da 120 milioni di euro. Per questo andrà a processo l’amministratore di una piattaforma online.

Dovrà rispondere di una serie di gravi reati: a settembre la prima udienza.

Andrà a processo, a Firenze, l’amministratore di una piattaforma web per criptovalute. Dovrà rispondere di quella, se realmente avvenuta, sarebbe considerata la più grande frode informatica scoperta. Si parla di una cifra che si aggira attorno ai 120 milioni di euro.

A stabilirlo il giudice Angela Fantechi in conclusione dell’udienza preliminare. Confermate tutte le accuse ipotizzate dall’indagine della Polizia postale fiorentina, supportata anche dall’Fbi nelle ricerche, e col coordinamento dei magistrati della procura di Firenze, Gabriele Mazzotta, Sandro Cutrignelli e Fabio Di Vizio.

Le accuse sono pesanti e molteplici. Si va dalla frode informatica alla bancarotta fraudolenta. Ma ci sono anche reati come la violazione delle norme sull’intermediazione finanziaria e l’autoriciclaggio.

La prima udienza è fissata per il 13 settembre. L’imputato si chiama Francesco Firano, 35 anni. È considerato il responsabile di un ‘buco’ in moneta cripto, la Nano Xrb, sulla piattaforma informatica ‘Bitgrail’. La piattaforma è gestita dalla srl omonima, di cui Firano risultava amministratore e titolare, poi andata sotto curatela fallimentare.

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