Letta contro Salvini: “Lega si comporta come partito di opposizione, superato il limite”

Continuano i duelli interni alla maggioranza di governo, che appare sempre più sfilacciata e nervosa, quasi ai ferri corti.

Le ultime tensioni sulle concessioni balneari che vedono contrapposti Pd e Lega. Ma non sono le uniche ad agitare i partiti.

I due segretari di Pd e Lega, Enrico Letta e Matteo Salvini – Meteoweek

Entro maggio lo stallo sul ddl Concorrenza andrà sbloccato. Draghi ha dato l’ultimatum con una lettera alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, chiedendone l’approvazione entro la fine del mese.

Adesso il premier è in attesa delle manovre dei partiti per uscire dal vicolo cieco sulla riforma delle concessioni balneari. Ma resta fermo su due caposaldi: approvazione entro maggio del provvedimento al Senato e il no a nuove proroghe delle attuali concessioni, perché – come stabilito dal Consiglio di Stato – dal 2024 bisognerà andare a gara.

Un ragionamento condiviso anche da Coraggio Italia e Italia al centro. Nel loro incontro a palazzo Chigi hanno garantito a Draghi il loro supporto (in Senato Italia al centro ha 10 parlamentari) anche nel caso l’accordo dovesse saltare e l’esecutivo, come preventivato, dovesse mettere la fiducia.

Il rischio concreto di una crisi di governo

Il rischio di una crisi di governo dietro l’angolo, ad ogni modo, si affaccia concretamente. Dalla segreteria del Pd trapelano voci secondo cui “uno strappo potrebbe arrivare”. Se così fosse, Letta ha già indicato l’unica via da percorrere: elezioni anticipate. È forte il nervosismo all’interno dei dem, che puntano il dito sul comportamento della Lega, bollato come “il gioco del poliziotto buono-poliziotto cattivo”.

Salvini infatti mette sotto accusa non solo Letta, ma anche il leader 5S Giuseppe Conte, rei di mettere i bastoni tra le ruote all’azione di governo con quelli che definisce “capricci”. A Senago, durante un evento elettorale, il leader leghista attacca i due “soci” di maggioranza: “Il governo rischia per i capricci del Pd sullo ius soli e il ddl Zan e dei 5 stelle che non vuole i valorizzatori“.

Ma Salvini è allarmato soprattutto dalla delega fiscale e dalla riforma del catasto contenuta al suo interno: “Il governo rischia se ci sono persone strane che vogliono tener ferma l’Italia, noi la portiamo avanti. L’importante – spiega Salvini – è che nessuno cerchi di reintrodurre dalla finestra le tasse sulla casa che abbiamo fatto uscire dalla porta“.

Il segretario della Lega si riferisce evidentemente alla raccomandazione giunta oggi dalla Commissione Europea, che chiede all’Italia di allineare i valori catastali ai valori correnti di mercato“. Un intervento che va a scompigliare un tema, quello del catasto, su cui centrodestra e governo avevano raggiunto una faticosa soluzione di compromesso. Il che spiega il nervosismo dei vertici leghisti.

La replica di Letta: la Lega si comporta come partito di opposizione

La risposta a Salvini arriva qualche ora dopo, direttamente dal segretario dem. Da Catanzaro, Letta fa sapere che “l’opposizione che Salvini e la Lega stanno facendo, per quanto mi riguarda, e lo dico con molta chiarezza e franchezza, ha superato il limite“.

Ma non è finita. Letta prosegue ancora: “Se si chiede a qualunque cittadino italiano cosa pensa e che impressione ha su Salvini e sulla Lega, la maggior parte dicano che, dalle posizioni che prende, è diventato un partito di opposizione. Penso che questa vicenda va chiarita, va chiarita nel senso che su tutti i temi principali ormai Salvini si comporta come un come un rappresentante dell’opposizione, è molto più opposizione Salvini di altri che sono veramente all’opposizione. Lo dico con grande chiarezza e franchezza: così non credo che si potrà andare avanti“.

Toni e parole perentori, ai quali Letta fa seguire un monito: una crisi di governo potrebbe mettere a repentaglio il Pnrr. Una responsabilità che ricadrebbe tutta sulle spalle della Lega. “Salvini – aggiunge Letta – sta duramente mettendo a rischio la tenuta del governo, sta mettendo a rischio i soldi europei all’Italia. Salvini si sta prendendo la responsabilità, con questa sua azione distruttiva, di mettere in crisi e in difficoltà il governo, l’Italia e soprattutto di mettere a rischio i fondi europei, che sono fondamentali per il nostro Paese e per il Sud”, conclude il segretario del Pd.

La controreplica del leader leghista

Non si fa attendere la controreplica dell’“alleato di opposizione” Salvini, che attacca. “Abbiamo difeso la casa e i risparmi degli italiani, lavoriamo per la pace in Ucraina e per la pace fiscale in Italia. Intanto Letta e il Pd passano il tempo proponendo Ius Soli, Ddl Zan e cambio della legge elettorale. Vivono su Marte o vivono in Italia?“, afferma Salvini, che rovescia l’accusa rispendendola al mittente: “È Letta che rallenta l’azione dell’esecutivo”.

Anche Carlo Calenda si inserisce nel duello a due Pd-Lega e ammonisce: “Salvini mette a rischio il Governo su Ue tanto quanto Conte su termovalorizzatore. Entrambi su armi agli ucraini. Sono populisti allo stesso modo. Unica coalizione che sostiene Draghi senza se e senza ma è quella di Azione e Più Europa”.

Più di uno, all’interno della maggioranza, non crede che la Lega voglia davvero trovare un’intesa sulle concessioni balneari. Una preoccupazione che serpeggia anche nell’esecutivo. Sembrerebbero confermarlo anche le dichiarazioni del leghista Roberto Calderoli: “Mi auguro uno stralcio delle norme sulle concessioni delle spiagge dal ddl concorrenza”. Sui balneari, aggiunge Calderoli, “occorre più tempo”. Senza quelle norme il ddl concorrenza “si può approvare entro maggio”, ma “si deve rinviare a dopo quel tema e approvare un testo che metta d’accordo tutti: non c’è solo la Lega contraria”.

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