Diffamò l’ex ministra Kyenge, annullate le condanne di Calderoli: “Amarezza, potevo diventare presidente Senato”

Sono state annullate da parte della Corte di Cassazione, le sentenze di condanna di primo e secondo grado, nei confronti del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli.

Le sentenze erano per diffamazione aggravata dall’odio razziale per le offese all’ex ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge.

Diffamò l’ex ministra Kyenge, annullate le condanne di Calderoli – MeteoWeek

Durante una festa della Lega Nord, nel 2013, Calderoli aveva rivolto pesanti offese nei confronti dell’allora ministro del Governo Letta, per le quali è stato condannato in primo e secondo grado a Bergamo. Secondo i giudici della Cassazione, non è stato riconosciuto a Calderoli il legittimo impedimento a comparire in udienza per motivi di salute. “Credo sia un fatto rilevante la cancellazione senza rinvio di tutte e due le sentenze – ha commentato Calderoli – ora attendiamo le motivazioni della Cassazione per poterne sapere di più”.

Roberto Calderoli: “Che amarezza”

“Rivedere oggi quella condanna mi lascia un po’ di amaro in bocca, anche in termini politici: quattro anni e qualche mese fa avrei potuto essere individuato come presidente del Senato e i grillini misero il veto perché avevo questa condanna”. È il commento di Roberto Calderoli, dopo la decisione della Corte di Cassazione. “La cosa mi ha ferito molto – ha aggiunto Calderoli – anche perché mi ero scusato, perché ero stato il primo a riconoscere che era stato un brutto episodio. L’ho vissuta male sia in termini di condanna e anche in termini politici, quindi vedere oggi quella condanna un po’ di amaro in bocca lo lascia”.

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