Bollette: il governo stanzia tre miliardi per congelare il caro energia

Approvato in Cdm un provvedimento per alleggerire i costi delle utenze di gas e luce. Per le famiglie più disagiate in arrivo il bonus energia.

Il governo interviene sul filo di lana con un altro decreto energia da tre miliardi di euro per stoppare il rincaro delle bollette.

Caro energia: il governo corre ai ripari col decreto Bollette. Stanziati poco più di tre miliardi per ridurre gli effetti del caro energia nel terzo trimestre. La misura, già approvata dal consiglio dei ministri, prevede otto articoli. In parte l’esecutivo ripropone le misure già adottate nei mesi scorsi: annullate, ad esempio, le aliquote sugli oneri di sistema applicati a famiglie e a attività non domestiche con potenza disponibile fino a 16,5 kW. Azzerati gli oneri di sistema, come nei decreti precedenti, anche per le bollette elettriche delle aziende con utenze superiori ai 16,5 kW. Un intervento che nel complesso tocca quota 1,9 miliardi.

Anche il secondo articolo del decreto conferma una misura già adottata in precedenza: la riduzione dell’Iva al 5% per le bollette del gas anche nel terzo trimestre del 2022. La misura costerà 480 milioni.

Quanto alle bollette del metano il decreto prevede che Arera non alteri le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale vigenti nel secondo trimestre del 2022. Una misura che necessità coperture per 292 milioni. E alla quale vanno ad aggiungersi altri 240 milioni per gli scaglioni di consumo fino a 5 mila cubi all’anno.

Tassa sugli extragettiti: la novità

Nel decreto che ha avuto l’ok dal consiglio dei Ministri cambia invece il periodo di applicazione della tassazione sull’extragettito per le aziende del gas, nel quale non è compresa la quantità stoccata. Nel testo, infatti, si parla di un versamento «per ciascun mese del periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 31 dicembre 2022 e per ciascun contratto».

In precedenza si indicava invece «il periodo compreso tra l’1 luglio 2022 e il 31 marzo 2023». Il contributo è pari al 10% della differenza, «se positiva, tra la componente CMEM (costo medio efficiente del mercato), come determinata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), e il prezzo medio di importazione risultante dal medesimo contratto per i quantitativi di gas naturale destinati al mercato italiano importati oggetto del medesimo contratto, al netto dei quantitativi destinati all’iniezione in stoccaggio». Mentre ai soggetti in perdita «sono restituiti gli importi precedentemente versati nei limiti del valore della perdita».

Bonus famiglie

Spazio nel nuovo decreto anche per le famiglie più povere col Bonus sociale energia elettrica e gas legato all’Isee. Saranno introdotti sgravi per mantenere stabile, rispetto al precedente trimestre, la spesa dei clienti agevolati. Il decreto conferma, infine, anche le disposizioni per accelerare lo stoccaggio di gas naturale. In quest’ambito avrà un ruolo il Gse, il Gestore dei Servizi Energetici, anche con «accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato e attraverso lo stretto coordinamento con l’impresa maggiore di trasporto «provvede ad erogare un servizio di riempimento di ultima istanza tramite l’acquisto di gas naturale, a fini dello stoccaggio e della successiva vendita entro il 31 dicembre 2022, nel limite di un controvalore pari a 4 miliardi di euro».

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