Usa, Federal Reserve: “Inflazione rischia di durare a lungo”

L’inflazione non solo è schizzata alle stelle negli Stati Uniti, ma rischia anche di durare a lungo nel tempo.

È la preoccupazione dei banchieri americani, che ribadiscono di voler continuare ad alzare i tassi di interesse per contenere le pressioni sui prezzi.

L’inflazione è qui per durare negli Usa. O almeno c’è il rischio concreto che si protragga a lungo nel tempo. È la preoccupazione che affiora nelle minute della riunione della Federal Reserve dello scorso 14-15. I banchieri centrali americani temono che l’inflazione alle stelle possa “cronicizzarsi” e hanno confermato l’intenzione di continuare ad alzare i tassi di interesse per limitare le pressioni sui prezzi.

I banchieri statunitensi hanno confessato i loro timori per il fatto “che le pressioni inflazionistiche non avessero ancora mostrato segni di attenuazione“. Molti tra loro hanno osservato che c’era “un rischio significativo… che l’inflazione elevata potesse consolidarsi se l’opinione pubblica avesse iniziato a mettere in dubbio la determinazione del Comitato” ad agire in maniera risoluta e decisa.

Potrebbe servire una politica monetaria ancora più dura

La Fed, stando ai verbali, appare dunque decisa a proseguire gli sforzi per raffreddare l’economia almeno fino alla fine del 2022. Lo impongono gli alti prezzi dei generi alimentari, dell’energia, delle case e di altri beni che stanno mettendo sotto pressione le famiglie americane. I banchieri della Federal Reserve “hanno sottolineato che un adeguato irrigidimento della politica monetaria, insieme a comunicazioni chiare ed efficaci, sarebbe essenziale per ripristinare la stabilità dei prezzi”.

Permane ad ogni modo il rischio che l’inflazione continui ad aumentare la sua corsa. Questo a causa delle incertezze sulla durata degli effetti della guerra in Ucraina e delle restrizioni per il Covid in Cina. I membri della Fed hanno sottolineato la necessità di una politica monetaria ancora più aspra e aggressiva nel caso in cui “le elevate pressioni inflazionistiche dovessero persistere”. Ma i verbali osservano che i rischi inflazionistici restano “inclinati verso l’alto”.

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