Lo strazio di Berlusconi per l’ultimo saluto all’amico Niccolò Ghedini

Ai funerali di Niccolò Ghedini, lo storico avvocato e collaboratore del Cavaliere, manca solo lui: Silvio Berlusconi.

Un assenza dovuta allo strazio e al dolore infinito per la perdita di uno degli amici più fidati, sempre al suo fianco nelle tante battaglie (politiche e giudiziarie) affrontate negli ultimi vent’anni.

I vertici di Forza Italia si trovano al gran completo a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. Sono lì per i funerali di Niccolo Ghedini. Ne manca solo uno, ma è un’assenza che pesa forse più di tutti i presenti. Non c’è infatti Silvio Berlusconi, il più vicino al senatore e avvocato Ghedini, morto a soli 62 anni per le complicanze di una grave forma di leucemia.

Non ce l’ha fatta, il Cavaliere: troppo pesante la perdita del suo storico difensore in tanti processi famosi, ultimo dei quali quello di Ruby. Il leader di FI lo considerava come un figlio acquisito. Berlusconi, troppo provato per la scomparsa dell’amico, resterà in Sardegna. Non c’entra la politica, che vede Berlusconi ancora alle prese col rebus delle liste elettorali, come qualcuno ha insinuato maliziosamente nelle ultime ore. Ci sono di mezzo, piuttosto, il profondo dolore e la commozione per la morte prematura di Ghedini che hanno letteralmente prostrato l’85enne ex premier.

Berlusconi e Ghedini: un sodalizio che ha attraversato le tempeste della politica e della giustizia

Non si tratta dunque di mancanza di sensibilità. Semmai del contrario: il timore di un collasso emotivo nel momento di dare l’ultimo saluto all’amico e collaboratore, uno dei più fidati dell’ultimo ventennio. Tanto che quasi fino all’ultimo i due hanno lavorato fianco a fianco – anche se a distanza – per mettere a punto le ultime questioni politiche prima del voto del 25 settembre. Con Ghedini che aveva cercato un “sostituto” da candidare in sua vece a Padova, ben conscio che la sua salute stava definitivamente peggiorando.

Ai funerali, come detto, ci sono i vertici del partito: il vicepresidente Antonio Tajani, la capogruppo del Senato Anna Maria Bernini, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, amica di lungo corso di Ghedini. Il feretro è arrivato nella piccola chiesa della cittadina a metà strada tra Padova e Venezia. All’esterno sono presenti anche molti semplici cittadini. Tra le autorità c’è anche Luca Zaia, il governatore della Regione Veneto, e il primo cittadino di Padova, Sergio Giordani. Tra i più commossi il “maestro” e collega di studio Piero Longo, tra i primi ad arrivare in chiesa. Fra gli altri presenti alle esequie, Marina Berlusconi Gianni Letta. Sopra la bara di Ghedini è stata appoggiata la sua toga da avvocato.

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