Meloni posta su Twitter il video di uno stupro e annuncia: “Ridarò sicurezza alle nostre città”. Infuria la polemica

La leader di Fratelli d’Italia posta sul suo profilo Twitter il video dello stupro di una donna ucraina da parte di un richiedente asilo.

Ed è subito scontro politico con gli avversari del centro sinistra. Che la accusano di aver cinicamente strumentalizzato la volenza per fare propaganda elettorale.

Nel pieno della campagna elettorale le forze politiche sgomitano senza esclusione di colpi contendendosi – a colpi di tweet in questo caso – gli umori dell’elettorato. Ognuno suoi suoi temi “caldi” (sicurezza e immigrazione per la destra, diritti civili e inclusione per la sinistra, il tutto sullo sfondo della guerra in Ucraina). E così accade che spesso e volentieri si balli sulla sottile linea rossa che divide la denuncia e la propaganda politica. Come è successo col caso di cronaca – uno stupro nella fattispecie – diventato terreno di scontro politico.

Il fatto risale a una violenza avvenuta ieri a Piacenza alle prime ore del mattino: una donna ucraina di 55 anni viene aggredita e violentata in pieno centro da un richiedente asilo di 27 anni di origine guineana. Il 27enne stupratore è stato arrestato poco dopo.

Il tweet “incriminato” della leader di FdI

Su quanto accaduto si è concentrata prima l’attenzione del leader del Carroccio, Matteo Salvini, che ha rilanciato la notizia sui suoi canali social. Poi è arrivato il turno della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha calcato ancor più la mano postando perfino, su Twitter, il video della violenza sessuale. Nel filmato (censurato nella parte video, ma non in quella audio), ripreso da un balcone, si sente lo stupratore ansimare e la donna urlare e chiedere aiuto. Un video decisamente per stomaci forti.

«Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno a Piacenza da un richiedente asilo. Un abbraccio a questa donna. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città», commenta su Twitter la leader di FdI e del centrodestra.

Esplode la polemica col centrosinistra

Sandra Zampa, responsabile dipartimento Salute del Pd – foto dalla rete

La pubblicazione del video ha provocato la dura reazione di diverse esponenti donne del Pd. Che hanno puntato il dito sulla Meloni attaccandola per aver postato il video choc. «A proposito del video choc, te lo sei chiesto Giorgia Meloni se per caso non ci sia il reato di omissione di soccorso? Lo sai che è un reato? Ti sei accertata dell’identità dell’autore? Hai chiesto alla donna se acconsente alla diffusione delle immagini?». Così Sandra Zampa, responsabile dipartimento Salute del Pd.

«La campagna elettorale dovrebbe essere un momento in cui si discute con i cittadini del futuro che si immagina per l’Italia. Sta diventando invece l’occasione di mostrare sui social il video di uno stupro. Fermiamoci. La discussione democratica è un’altra cosa. Diffondere queste immagini non è dare una notizia: è illegale. Serve un intervento immediato della Polizia Postale e dell’Ordine dei giornalisti», twitta invece la deputata dem Lia Quartapelle.

Attacca Meloni anche la sottosegretaria al Mise Anna Ascani: «C’è una donna. Una vittima di uno stupro. E ce n’è un’altra, che cerca voti usando un video che ritrae la prima nel momento probabilmente più orribile della sua vita e mostrandolo a milioni di persone per la sua orrenda propaganda. Non ho parole. Fermati Giorgia Meloni. Fermati».

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