Mosca allarma l’Onu: è possibile un incidente nucleare, in pericolo tutta l’Europa

Scambi di accuse all’Onu tra Russia e Ucraina sui bombardamenti nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Entrambe le parti in conflitto chiedono all’Aiea di mandare il suo personale nella centrale. L’Onu intanto chiede la similitarizzazione dell’area.

Gli scontri vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia comportano “ogni giorno il rischio di un incidente radioattivo” che “avrebbe conseguenze catastrofiche per l’intero continente europeo”. Lo ha ricordato Vasily Nebenzya, il rappresentante della Russia all’Onu, nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “La situazione si è ulteriormente deteriorata, gli ucraini bombardano il territorio della centrale praticamente ogni giorno”, ha detto Nebenzya. Secondo il diplomatico, i soldati della quarantaquattresima brigata d’artiglieria ucraina stanno bersagliando i dintorni della centrale con obici da 150 millimetri.

Bombardando i dintorni della centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Ucraina “sta tenendo i cittadini europei ostaggio di un ricatto nucleare”, ha spiegato Nebenzya. A giudizio del diplomatico russo, i bombardamenti delle forze ucraine sono una conseguenza della “criminale accondiscendenza” dei supporter occidentali di Kiev. I quali, a suo dire, “continuano a vivere in una realtà parallela dove i russi si bombardano da soli la centrale che stanno difendendo”.

Nebenzya smentisce inoltre le accuse di maltrattamenti ai danni del personale ucraino della centrale da parte dei soldati. Nella centrale, ha detto, “c’è un’atmosfera salutare e collaborativa”. Il rappresentante russo ha anche negato, una volta di più, che nel territorio della centrale siano state nascoste armi pesanti da parte russa. Il diplomatico ha auspicato infine che “nell’immediato futuro” l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) possa mandare una sua missione nella centrale al fine di “appurare la verità”.

Per Kiev serve una presenza permanente dell’Aiea

Sergiy Kyslytsya, il rappresentante permanente dell’Ucraina all’Onu – Meteoweek

Kiev ha replicato attraverso il suo rappresentante permanente alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, il quale ha chiesto una “presenza permanente” dell’Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia “in attesa che gli ucraini ne riprendano il pieno controllo“. Una missione che le autorità ucraine chiedono da tempo, ha ricordato Kyslytsya.

“La Russia continua a prendere in giro la comunità internazionale convocando riunioni per discutere le sue stesse provocazioni, il suo stesso terrore“, ha spiegato il diplomatico. Il suo auspicio è che la vista del personale Aiea “consenta alla comunità internazionale di avere elementi per capire davvero cosa sta succedendo e non sia uno show russo”.

Attraverso Kyslytsya, Kiev ha respinto ancora una volta le accuse di Mosca. I russi puntano il dito sulle forze ucraine, incolpandole dei bombardamenti. Ma “nessuno dotato di consapevolezza può immaginare che l’Ucraina possa bombardare una centrale nucleare sul suo stesso territorio, è la Russia che ci spinge tutti deliberatamente sull’orlo del disastro”.

Onu: serve demilitarizzazione della centrale

In apertura della riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, Rosemary DiCarlo, vice segretaria generale per gli Affari politici delle Nazioni Unite, ha chiesto a Russia e Ucraina di trovare “urgentemente un accordo” sulla demilitarizzazione della zona. DiCarlo ha chiesto nuovamente di “cessare immediatamente ogni attività militare”. “

Non ci deve essere alcun ulteriore spiegamento di forze, una centrale nucleare non può in alcun modo essere teatro di scontri”, ha aggiunto la diplomatica, “dovrebbe essere raggiunto un accordo per la delimitarizzazione dell’area ma continuiamo ad assistere un’escalation e a rischi allarmanti di incidenti”. “Il buon senso devo prevalere”, ha terminato la rappresentante dell’Onu, dopo aver ricordato che “l’elettricità che proviene dalla centrale di Zaporizhzhia appartiene all’Ucraina”.

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