Alluvione Marche: si cercano ancora 3 dispersi, 10 i morti

Dieci morti e tre dispersi: questo finora il terribile bilancio del devastante nubifragio che giovedì sera ha colpito le Marche.

In corso le ricerche dei tre dispersi. Al lavoro nella zona flagellata dalla bomba d’acqua ci sono 250 vigli del fuoco.

Sono tre i dispersi dopo la spaventosa alluvione di giovedì che ha fatto dieci morti in provincia di Ancona. Non si hanno più tracce di due persone nella zona di Barbara e di una terza in quella di Fabriano.

Proseguono senza sosta le ricerche dei tre dispersi. Si tratta del piccolo Mattia Luconi, 8 anni, di Brunella Chiù, 56 anni, e di un 47enne di Arcevia.

Chi sono le tre persone disperse

Mattia era in braccio alla mamma, la quarantenne Silvia Mereu, farmacista di Barbara originaria della Sardegna. La donna stava andando dalla madre, ma la sua automobile tra Castelleone di Suasa a Arcevia è stata travolta dalla piena del torrente Misa. La furia dell’acqua ha trascinato via la macchina: lei è riuscita a salvarsi in qualche modo aggrappandosi a un albero dove i vigili del fuoco l’hanno trovata e soccorsa nella notta. Ma del figlioletto purtroppo non c ‘è traccia ed è finito nel novero dei dispersi. Sono in corso affannose ricerche per ritrovarlo.

L’altra dispersa è Brunella Chiu, 56 anni. Anche lei travolta dalla piena del torrente Misa, che verso le 20.30 ha trascinato via l’auto dove era salita insieme alla figlia Noemi Bartolucci di 17 anni, nel disperato tentativo di salvarsi. La figlia purtroppo è nell’elenco delle dieci vittime della bomba d’acqua che ha colpito la zona. È riuscito invece a salvarsi il fratello, Simone Bartolucci, 23 anni. La montagna di liquido e fango lo ha sommerso completamente e trascinato per metri. Si è salvato aggrappandosi a una pianta.

A Serra de’ Conti si cerca invece un 47enne di Arcevia. La sua auto, una Opel Corsa, è stata trovata nel il fiume Misa dopo essere stata inghiottita dall’acqua. Dalla sera di giovedì non si hanno più notizie dell’uomo.

Soccorritori all’opera

Al lavoro nell’area colpita dal violento nubifragio ci sono 250 i vigili del fuoco. Gli interventi si concentrano soprattutto nella messa in sicurezza e nell’assistenza alla popolazione.

Nella notte i vigili del fuoco e i nuclei speleo hanno lavorato alacremente per liberare le arcate del ponte della ferrovia, ostruite da grossi tronchi di albero che ostacolavano il deflusso del fiume Misa vicino alla foce. Alle 2.20 è stata riaperta la linea ferroviaria interrotta nel corso dell’intervento. Finora sono 400 le operazioni di soccorso portate e termine dall’inizio dell’emergenza nella provincia di Ancona, 300 invece le operazioni concluse in provincia di Pesaro Urbino, dove stanno operando 100 vigili del fuoco.

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