Benzina giù, ma diesel alle stelle: ecco perché il gasolio costa una fortuna

Prezzi della benzina in leggero calo dopo mesi di rincari continui. Ma la discesa dei prezzi, sottolinea i Pais, è molto più lenta per il diesel.

Fare un pieno col diesel costa una fortuna. A cosa è dovuta questa differenza?

Perché il prezzo della benzina rallenta leggermente dopo mesi di rincari senza sosta e il prezzo del diesel no? Il boom dei prezzi di benzina e diesel, spiega il Pais, ha in comune l’aumento della loro principale materia prima: il petrolio. Ma “da lì le strade si dividono”, spiega il quotidiano spagnolo.

Il punto, sostiene il Pais è che pur essendo “un’esportatrice netta di benzina” l’Europa, ha bisogno di molto più diesel di quel che può produrre”.  Il problema consiste nel fatto che “di tutti i prodotti petroliferi russi, il diesel è il più difficile da sostituire”.

Infatti, come spiega David Wech, capo economista e analista di Vortexa, oltre la metà del diesel acquistato dall’Europa fuori dalla zona euro proviene dalla Russia.

Raffinerie chiuse più embargo: mix letale per il prezzo del diesel

Alla carenza congiunturale, provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina, si somma un fattore strutturale: la chiusura di molte raffinerie in Europa, molte delle quali producevano proprio gasolio. Chiusure dovete al calo della reddittività, fino a prima della crisi.  Intanto, gran parte del gasolio (oltre un terzo) “continua ad arrivare dalla Russia, ma a febbraio l’Ue porrà il veto ai prodotti petroliferi russi, diesel compreso, e ciò ha fatto aumentare i prezzi”.

Così, quando sarà attivo l’embargo “l’Europa dovrà sostituire un gran numero di barili di diesel che ora arrivano dalla Russia, sia aumentando la propria produzione, sia importando più barili da paesi come Arabia Saudita, India o Stati Uniti a una quota maggiore premium o una combinazione di entrambi”. A spiegarlo è Esteban Moreno di Kpler, società specializzata in energia e materie prime. Mentre nel caso della benzina ad alleggerire un po’ i prezzi è stata la fine la fine dell’alta stagione dei consumi negli Stati Uniti. In questo modo, i volumi delle esportazioni europee si sono ridotti ed è aumentata la circolazione all’interno dell’Eurozona.

Il peso dei fattori esterni

Quanto agli prezzi del diesel, anche altri fattori esterni hanno pesato. Ad esempio l’aumento del gas naturale, con un prezzo decuplicato negli ultimi due anni, ha impattato tanto sull’offerta quanto sulla domanda.

Dal lato dell’offerta, l’idrogeno è un elemento centrale nel processo di distillazione dell’idrocarburo. E nella produzione di questo gas ad uso industriale il metano rimane ancora essenziale. Dal lato della domanda, invece, data la vertiginosa impennata dei prezzi degli ultimi mesi e la necessità di conservare le scorte di gas naturale per l’inverno, il diesel sta rimpiazzando il carburate negli impianti di produzione d’energia, nell’industria e anche nell’agricoltura. Più alta la domanda, più alto il prezzo.

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