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Curiosità

Alimentatori elettrici: cos’è e a cosa serve il ponte raddrizzatore

Il ponte raddrizzatore è uno strumento molto utilizzato nella creazione dei circuiti elettrici ed è conosciuto anche come ponte di Greatz, dal nome del suo inventore. Si tratta di uno strumento particolarmente utile in tutti i casi in cui è necessario comporre un circuito di alimentazione, sia hobbistico che professionale. Questo dispositivo può inoltre essere utilizzato anche per realizzare delle sezioni di alimentazione all’interno di un circuito.

Molto spesso il ponte raddrizzatore viene quindi posizionato all’interno degli alimentatori elettrici ed è quindi molto utile nella realizzazione di questi dispositivi. Per le sue caratteristiche il ponte raddrizzatore può presentarsi sotto varie forme differenti tra loro e spesso dispone di 4 pin di collegamento. Una particolarità dei ponti raddrizzatori è poi quella di essere un insieme di componenti e non uno singolo soltanto.

Caratteristiche del ponte raddrizzatore

Il ponte raddrizzatore è realizzato solitamente con il collegamento di 4 diodi e per questo motivo prende anche il nome di “ponte a diodi”. Grazie a questo insieme di componenti è possibile quindi raddrizzare una tensione, ovvero far sì che una corrente alternata in ingresso possa uscire come una corrente continua e questo rappresenta un aspetto fondamentale per il corretto funzionamento di molti dispositivi elettronici.

La tensione, con l’utilizzo del ponte raddrizzatore, viene inoltre polarizzata con un positivo e un negativo. Si tratta di uno strumento che è definito come un “semiconduttore” discreto e in alcuni casi può prevedere la presenza di un singolo semiconduttore, ovvero di un diodo. Vista l’importanza che un ponte raddrizzatore riveste nel corretto funzionamento di un circuito, è molto importante selezionare soltanto dei dispositivi di ottima qualità, realizzati nel rispetto di tutti i migliori standard di qualità e di sicurezza.

Alcuni fattori utili da valutare per la scelta di un raddrizzatore a ponte sono ad esempio:

  • Polarità prevista.
  • Corrente di forward.
  • Picco della tensione ripetitiva inversa.
  • Tipo di montaggio.
  • Numero di pin.
  • Dimensioni.

I raddrizzatori a ponte di buona qualità sono quindi degli strumenti di grande importanza per la gestione dei circuiti elettrici e devono essere scelti con attenzione, in modo da risultare sempre correttamente dimensionati rispetto ai componenti con cui verranno utilizzati per la realizzazione degli alimentatori elettrici.

A cosa serve il ponte raddrizzatore

Il ponte raddrizzatore è quindi molto importante perché serve a convertire un ingresso di corrente alternata (CA) in uno di corrente continua (CC). Questa nello specifico è una funzionalità di base che hanno bisogno di poter svolgere i dispositivi elettronici. Grazie all’utilizzo di un ponte raddrizzatore, in un circuito è possibile ottenere la stessa polarità di uscita, sia in entrata che in ingresso, mentre il funzionamento è assicurato dalla presenza di un ingresso CA a due fili, i quali presentano poi due cadute di diodo e offrono una rettifica a onda completa.

I raddrizzatori a ponte sono comunemente utilizzati in tutti i casi in cui è necessario fornire ad un alimentatore elettrico una tensione in corrente continua (CC). Per esempio il suo uso è molto frequente in tutti gli elettrodomestici e nel “fai da te”, ovvero nella realizzazione di un circuito elettrico. Ovviamente i raddrizzatori di corrente non sono tutti uguali, infatti ne esistono diverse tipologie, le quali possono essere suddivise tra raddrizzatori monofase e raddrizzatori trifase.

Queste due tipologie a loro volta si suddividono poi in strumenti non controllati, a controllo parziale o a controllo completo. Possono inoltre essere realizzati in modo da differire nell’elemento di fissaggio che può essere a vite, superficiale o munito di foro passante. Tra i modelli maggiormente utilizzati vi sono quelli a 12V, a 220V e a 24V. In conclusione quindi è possibile sostenere che il ponte raddrizzatore è molto importante per trasformare una tensione alternata in una continua, che è però più corretto definire come “pulsante” (ottima per applicazioni di rettifica a onda completa).

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