Stipendi: ecco cosa può succedere agli aumenti in busta paga con la vittoria del centrodestra

Con la vittoria del centrodestra guidato da Giorgia Meloni verrà confermato l’aumento degli stipendi scattato nel 2022 per milioni di italiani?

Una domanda che adesso moltissimi lavoratori si stanno ponendo dopo la netta affermazione della coalizione alle elezioni politiche di domenica scorsa.

La coalizione di centrodestra appare intenzionata a confermare il taglio del cuneo fiscale. Resta da veder se ci sono i soldi e le posizioni dei vari partiti della prossima maggioranza.

Occorrerà però aspettare la prossima legge di Bilancio per “testare” le intenzioni del nuovo esecutivo. Fermo restando che la prima mossa spetta comunque al governo guidato da Draghi. Entro oggi il governo uscente dovrà presentare alle Camera la Nota di aggiornamento al Def che non farà altro che recepire le tendenze attuali a legislazione vigente. Per il 2023 dovrebbe essere prevista una crescita poco superiore allo 0,5 per cento.

Per mandare in porto la manovra però ci sarà bisogno di quasi 30 miliardi soltanto per i provvedimenti urgenti (caro energia, aumento delle pensioni per adeguarle al tasso di inflazione). Poi ci sono i contratti dei dipendenti pubblici da rinnovare. E anche, naturalmente, la conferma del taglio al cuneo fiscale.

Centrodestra verso la conferma del taglio al cuneo fiscale

Comunque sia, con la prossima legge di Bilancio dovrebbe essere confermato il taglio del cuneo fiscale del 2%, deciso dal governo di Mario Draghi per i lavoratori con un reddito inferiore ai 35 mila euro. Lo hanno ribadito tutti i partiti della coalizione di centrodestra: la misura sarà confermata. Ma lo faranno davvero? Il punto cruciale è quello relativo alle risorse: occorreranno circa 5 miliardi di euro.

Fratelli d’Italia ha più volte ribadito la sua volontà d ridurre le tasse sul lavoro rendendo strutturale il taglio del cuneo fiscale. Intervistato da Money.it. il responsabile economico del partito, Maurizio Leo, ha detto che l’intenzione è quella di ampliare il taglio del cuneo: due terzi per i lavoratori e un terzo per le imprese. Stesso discorso per la Lega, orientata verso la conferma del taglio del cuneo fiscale.

Anche il leader azzurro Silvio Berlusconi vuole rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale. Ma non solo. Sempre a Money.it il numero uno di Forza Italia ha parlato della necessità di “un taglio ancora più profondo” (due terzi ai dipendenti e un terzo alle aziende) per arrivare ad abbassare il costo del lavoro.

Tutto dunque lascia pensare che il centrodestra confermerà l’aumento degli stipendi scattato nel 2022. Tanto più che anche Noi Moderati si è detto favorevole alla conferma della misura. Resta da capire se l’aumento in busta paga rimarrà uguale oppure se, come annunciato dalle forze politiche, potrà essere ampliato fin da subito. Ma si tratta di una ipotesi da valutare alla luce delle esigenze della legge di Bilancio.

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