“Mondo di Mezzo”, cala il sipario: la Cassazione conferma le condanne a Buzzi e Carminati

La Corte di Cassazione respinge i ricorsi nel processo ‘Mondo di Mezzo’. Per Salvatore Buzzi si riaprono le porte del carcere.

Cala il sipario giudiziario sul processo quasi otto anni dopo l’operazione “Mondo di Mezzo.

Processo ‘Mondo di Mezzo’, respinti i ricorsi delle difese di Salvatore Buzzi e l’ex Nar Massimo Carminati. Così hanno deciso i giudici della Corte di Cassazione che dunque hanno confermato le condanne del processo di Appello bis. Ovvero le condanne a 12 anni e 10 mesi per Buzzi e a 10 anni per Carminati.

Si conclude così il processo a quasi otto anni di distanza dall’operazione ‘Mondo di Mezzo’ che, tra il 2 dicembre 2014 e il 4 giugno 2015, ha portato ad arrestare 81 persone (37 e 44). All’Appello bis si era arrivati dopo che nel 2019 la Cassazione aveva fatto cadere l’accusa di associazione mafiosa (prevista dall’articolo 416 bis del codice penale) per tutti gli imputati del processo.

Arriva al capolinea dunque, almeno sul piano giudiziario. quasi tutta la vicenda del sistema criminale (anche noto come “Mafia Capitale”) che aveva condizionato gli appalti dei servizi di pubblica utilità dell’amministrazione capitolina –  dall’assistenza agli immigrati fino alle potature del verde – sotto la ‘regia’ dell’ex Nar Massimo Carminati e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.

Buzzi arrestato dopo la sentenza

Salvatore Buzzi – Meteoweek

Il difensore di Salvatore Buzzi, l’avvocato Piergerardo Santoro, che lo ha assistito assieme al collega Alessandro Diddi, ha commentato così la condanna in via a 12 anni e 10 mesi da parte della Suprema Corte. “La riteniamo una sentenza ingiusta e il trattamento sanzionatorio riservato a Salvatore Buzzi è eccessivo”. A giudizio del legale di Buzzi, la gravosità della pena “appare quasi avere una funzione diretta a riequilibrare la precedente sentenza con la quale è stata annullata l’accusa di mafia, imputazione errata nella quale Buzzi non ha avuto nessuna colpa”.

Da qui la sentenza, conclude l’avvocato Santoro, che però “mal si concilia con l’attuale orientamento esposto dalla riforma Cartabia diretto al recupero delle persone al di là del sistema carcerario”. Per Salvatore Buzzi adesso si riapriranno le porte del carcere. I carabinieri del Ros lo hanno arrestato dopo la sentenza. Dovrà espiare la pena rimanente (7 anni e 3 mesi). Buzzi si trovava da alcuni giorni a Lamezia Terme, ospite della cooperativa sociale “Malgrado tutto”. Adesso è stato portato nel carcere di Catanzaro.

Per Massimo Carminati invece – scarcerato nel giugno 2020 e che era in Cassazione ad assistere all’udienza – potrebbe aprirsi la possibilità di usufruire delle misure alternative.  Sarà celebrato il terzo processo d’appello invece per Franco Panzironi, l’unico imputato di cui sia stato accolto il ricorso.

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