Il costo della violenza: i danni da armi da fuoco bruciano milioni

Quanto costa la violenza delle armi da fuoco negli Stati Uniti? Qualcuno ha provato a fare il conto dei danni.

Tra sparatorie di massa, omicidi e suicidi, l’uso violento delle armi da fuoco in America ha un costo molto elevato ogni anno. Un costo sociale ma anche economico.

Ogni anno le conseguenze delle armi da fuoco in Usa costano 557 milioni di dollari. Una cifra che vale il 2,6% del PIL americano. È la stima fatta da una ricerca sull’impatto della violenza armata negli Stati Uniti apparsa sulla rivista di medicina Jama. Per la grandissima parte (88%) questo costo, afferma lo studio, è legato alla perdita di qualità della vita. Per chi è stato direttamente ferito dalle armi da fuoco, naturalmente. Ma anche per chi è stato colpito indirettamente, come le famiglie e l’entourage delle vittime.

Fra i lavoratori e i pensionati statunitensi con un’assicurazione sanitaria pagata dal datore di lavoro, “ogni lesione non mortale da arma da fuoco è associata a una spesa sanitaria diretta stimata in 30.000 dollari per ogni sopravvissuto solo nel primo anno; si stima che le perdite di reddito e di produttività costino ai datori di lavoro 535 milioni di dollari all’anno a livello nazionale”, sostengono gli autori dell’indagine.

Il 2021: uno dei anni più violenti

Altissimo anche il conto delle ferite non letali causate dalle armi da fuoco: fra il 2018 e il 2021, sulle 100 mila persone colpite da arma da fuoco, si stima che le lesioni non mortali siano più del doppio di quelle mortali. Ma il rapporto potrebbe anche risultare più alto. Per esempio a Chicago nel 2021 ci sono stati 797 omicidi e più di 3500 sparatorie, un fatto che ha reso l’anno passato uno dei più violenti di sempre.

Stando ai dati raccolti dai Centers for Disease Control and Prevention, nel 2020 in Usa si sono registrati oltre 45.000 decessi dovuti alle armi da fuoco. Si tratta del più alto tasso riportato (6,1 decessi ogni 100.000 abitanti) dal 1994. Più della metà dei decessi sono dovuti a suicidio e oltre il 40% per omicidio.

I dati provvisori indicano un aumento di questi decessi. Nel 2021 sono arrivati a più di 48.000 morti a causa delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Un dato quasi pari alle morti per influenza e polmonite (53.000) e per le malattie renali (52.000) nel 2020. Anche nei tassi di mortalità da arma da fuoco emergono le disuguaglianze tra bianchi e neri in America. Nel 2020, il tasso di omicidi da arma da fuoco è stato più alto tra i neri (26,6 su 100.000) che tra i bianchi (2,2 su 100.000).

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