Visitatori di siti porno sotto ricatto: l’allerta della polizia postale

Una nuova forma di truffa a scopo di estorsione: le mail con ricatto ai frequentatori di siti pornografici.

Navigare sui siti a luci rosse – una pratica che in Italia pare avere toccato un picco nel giorno delle elezioni politiche – può rivelarsi tutt’altro che un’attività spensierata.

I frequentatori assidui delle piattaforme hard finiscono infatti sempre più nel mirino di hacker e soggetti poco raccomandabili pronti a taglieggiarli. E non si creda che a rischiare siano solo sprovveduti o persone in là con gli anni. È di queste ore la notizia di diverse persone – tra le quali molti giovanissimi – ricattate attraverso la posta elettronica. Il messaggio ricevuto parlava chiaro: se non avessero pagato 1.200 euro – da versare su un portafogli bitcoin – le loro foto personali e in atteggiamenti compromettenti sarebbero finite sul web.

Il fatto è accaduto a Sulmona, in provincia de L’Aquila. Un ricatto che ha coinvolto diversi habitué dei siti a luci rosse, che hanno denunciato alla polizia quanto loro successo. Così si è attivata la polizia postale, dopo le tante segnalazioni ricevute dai visitatori dei siti porno finiti sotto ricatto con messaggi giunti in posta elettronica. Come è spiegato sul sito della polizia postale, si tratta di un nuovo fenomeno di “estorsione”, perpetrato attraverso il massivo invio di email a ignari malcapitati, e finalizzato a gettarci nel panico ed indurci a pagare in cryptovaluta il prezzo della “non pubblicazione del video”.

I ricatti arrivati via mail

A presentare l’ultima denuncia, riferisce Il Centro, un commerciante. “Sfortunatamente ho una cattiva notizia per te. Alcuni mesi fa sono riuscito ad accedere al dispositivo che usi per navigare su Internet. Da quel momento controllo la tua attività in rete”.  Così inizia il messaggio giunto sulla mail degli sventurati fruitori dei siti hot, sempre più bersaglio di malintenzionati pronti a ricattarli per scucire loro somme di denaro.

“Essendo un visitatore abituale di siti per adulti – prosegue la lettera dei ricattatori –, posso confermare che sei proprio tu il responsabile di tutto questo. Per farla semplice, i siti web che hai visitato mi hanno fornito l’accesso ai tuoi dati. Ho caricato un Trojan nel driver che aggiorna la sua firma molte volte al giorno, in maniera tale che l’antivirus non riesca a intercettarlo. A parte questo, mi dà accesso alla fotocamera e al microfono. Inoltre, ho fatto il back-up di tutti i dati, tra cui le foto, i social media, le chat e i contatti. Proprio in questi giorni mi è venuta in mente l’idea straordinaria di creare il filmato in cui tu raggiungi l’orgasmo in una parte dello schermo, mentre contemporaneamente il video si stava riproducendo su un altro schermo. È stato divertente! Stai pur certo che posso inviare tranquillamente questo filmato a tutti i tuoi contatti con pochi clic del mouse, e penso che preferiresti evitare una situazione del genere”.

La richiesta di denaro

Dopo la premessa allarmistica, arriva la richiesta di soldi. “Detto questo, ecco la mia proposta: Trasferisci l’importo equivalente a $1200(USD) sul mio portafoglio Bitcoin, e mi dimenticherò di tutta la faccenda. Cancellerò definitivamente anche tutti i dati e i video. Per capire come acquistare Bitcoin, usa i motori di ricerca come Google o Bing, dato che non è assolutamente difficile. Hai solo 48 ore di tempo e dovresti anche tenere presente quanto segue: Non ha senso rispondermi — l’indirizzo è stato generato automaticamente. È inutile sporgere denuncia, dato che l’e-mail, insieme al mio portafoglio Bitcoin non possono essere tracciati. È stato organizzato tutto alla perfezione. Se dovessi scoprire che hai parlato di questa lettera con qualcuno, condividerò immediatamente il video e i tuoi contatti saranno i primi a riceverlo.Subito dopo il video sarà pubblicato sul web!P.S. Il conto alla rovescia inizierà quando aprirai questa lettera. (Il programma ha un timer integrato). Buona fortuna e stai tranquillo!”

La polizia e le forze dell’ordine invitano a non rispondere mai a queste mail ricattatorie ma a denunciare subito il tentativo di truffa per dare modo agli esperti della polizia postale di rintracciare chi ha spedito le lettere.

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