Tutte le armi di Kim Jong-un: ecco cosa c’è nell’arsenale di Pyongyang

Pyongyang ha testato circa una trentina di missili finora. Sarebbe anche imminente un test atomico.

Ma quali armamenti ha a disposizione il regime di Kim Jong-un?

L’arsenale missilistico di Pyongyang è tornato al centro dell’attenzione internazionale dopo le tensioni provocate dal lancio del missile che martedì scorso ha sorvolato il Giappone prima di sprofondare nell’oceano Pacifico. La Corea del Nord ha testato circa una trentina di missili in 24 lanci, sei solo negli ultimi dodici giorni. E si teme che neille prossime settimane possa esserci un altro test nucleare, il settimo della storia nord-coreana.

Missili a lungo raggio

L’ultimo ordigno a trovare posto nell’arsenale missilistico di Pyongyang si chiama Hwasong-17, missile balistico intercontinentale (Icbm). A marzo scorso i nord-coreani hanno detto di averlo testato con successo. Anche se esperti americani e sud-coreani hanno avanzato dubbi sull’effettivo successo del muovo missile e sono convinti che a essere lanciato possa essere stato di nuovo un Hwasong-15, inferiore per dimensioni e già testato nel novembre 2017, al massimo della tensione con gli Usa a guida di Donald Trump.

Secondo i calcoli lo Hwasong-17 dovrebbe trasportare fino a quattro testate e avrebbe una gittata superiore ai 15mila chilometri (mentre lo Hwasong-15 potrebbe arrivare a 13 mila chilometri), in grado dunque di colpire tutto il territorio degli Stati Uniti. Di poco inferiore invece la gittata del primo missile balistico intercontinentale testato dalla Corea del Nord: lo Hwasong-14, capace di superare di poco i 10 mila chilometri e che stando ad alcuni studi potrebbe colpire New York.

Missili a corto e medio raggio

Inferiori ai missili balistici a lungo raggio ci sono poi i missili balistici a raggio intermedio (Irbm). Tra questi c’è lo Hwasong-12, capace di percorrere fino a 4.500 chilometri. Sarebbe il missile utilizzato nel lancio di martedì scorso. Potenzialmente potrebbe raggiungere la base navale americana di Guam, nell’oceano Pacifico. Hanno una gittata di poco inferiore, circa 4 mila chilometri, i missili Musudan.

Ci sono poi i Pukguksong (2 mila chilometri di gittata) e i Nodong (1.500 chilometri). Il regime aspira a innovare ancora la sua tecnologia missilistica. Alla fine dello scorso aprile, in occasione della parata per i novant’anni dalla fondazione dell’Esercito Popolare di Corea, nel centro di Pyongyang erano sfilati anche tre missili balistici a propellente solido ancora non testati. Sarebbero un progresso rispetto ai missili a propellente liquido. Infatti sono più facilmente trasportabili e lanciabili in tempi più rapidi.

Armi tattiche

Infine ci sono le armi tattiche. I nord-coreani sostengono di averle testate nel marzo 2021, quando la Corea del Nord annunciò di aver lanciato “nuovo tipo di proiettile tattico guidato” capace di trasportare un payload di 2,5 tonnellate (in teoria dunque anche le testate nucleari).

Bomba atomica

Pyongyang finora ha compiuto sei test nucleari: l’ultimo è avvenuto il 3 settembre 2017, il più potente mai effettuato dal regime. Stando alle stime, la bomba detonata nel sito di Punggye-ri, dove il regime ha eseguito tutti i suoi test nucleari, avrebbe sprigionato una forza compresa tra i cento e i 370 chilotoni. Per dare un’idea: una bomba da cento chilotoni ha una potenza sei volte superiore a quella sganciata il 6 agosto 1945 dagli Usa Uniti su Hiroshima.

La Corea del Nord rivendica anche la detonazione, per la prima volta, di una bomba termo-nucleare. Ma ci sono dubbi su queste dichiarazioni. Secondo l’intelligence sud-coreana, il regime di Kim Jong-un si prepara a un nuovo test nucleare già nelle prossime settimane.

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