Superbonus 110%, novità in vista sulle detrazioni: cosa potrebbe succedere col nuovo governo

Da tempo si parlava delle modifiche al superbonus. Appare ormai certo che col nuovo governo le cose cambieranno.

Le novità riguarderanno la percentuale detraibile. Ecco la proposta di Fratelli d’Italia.

Aumentare la detrazione in base al miglioramento della classe energetica. È questa la proposta è di Andrea De Bertoldi, capogruppo di Fratelli d’Italia. L’idea è quella di collegare il beneficio fiscali ai miglioramenti energetici e, di riflesse, alle benefiche ricadute sull’ambiente.

Ciò che appare certo in ogni caso è la fine della super aliquota del 110%. Altro elemento della riforma proposta da Fratelli d’Italia è lo sblocco completo della cessione del credito.

Secondo uno studio di Bankitalia i vantaggi ambientali del superbonus 110% non valgono i quasi 14 miliardi di euro presi dal PNRR per promuovere la transizione energetica. Lo scenario più favorevole parlava infatti di una riduzione delle emissioni fino al 2100 stimata in un valore economico di 4,9 mld di euro.

Per rendere sostenibile il superbonus lo studio della Banca d’Italia proponeva due alternative: una modifica dell’agevolazione così da rendere il superbonus capace di garantire benefici di altro genere (ad esempio alle imprese o ai redditi dei nuclei familiari) oppure una diminuzione della detrazione (lo studio proponeva un’aliquota del 40%).

Superbonus, si potrà detrarre di più se ci sono vantaggi per l’ambiente: qual è la proposta di FdI

Qualche giorno sono giunti a conclusione i lavori della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi ha presentato la proposta, poi recepita, sulla parametrazione del superbonus a seconda delle migliorie apportate all’abitazione dal punto di vista energetico e ambientale. In questa maniera l’aliquota di detrazione risulterebbe più alta soltanto nel caso in cui i lavori edilizi portassero a un reale un vantaggio energetico e ambientale.

A sintetizzare il senso della proposta di Fratelli d’Italia è stato lo stesso De Bertoldi, ripreso da Repubblica: «Se passa per esempio da G a D, C, o da C ad A, i vantaggi in termini ambientali sono stimabili, e quindi il proprietario avrebbe diritto a una detrazione maggiore».

Una novità che si somme alle altre possibili modifiche al superbonus avanzate finora, vale a dire la possibilità di accedere in maniera diversificata al superbonus sulla base del reddito o del tipo di immobile (ossia e si tratta della prima o della seconda casa). In ogni caso, qualunque sia l’opzione scelta dalla nuova maggioranza di governo, appare evidente che l’aliquota di detrazione subirà una forte riduzione, scendendo tra il 50% e l’80%.

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