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Cronaca

Offese e grida contro i medici specializzandi: sotto accusa direttrice Scuola Neurologia

A denunciare le presunte vessazioni da parte della docente, l’associazione Als dei giovani dottori. Gli specializzandi della Scuola di Neurologia hanno presentato un audio e un diario 

L’associazione Als dei giovani medici denuncia i presunti maltrattamenti da parte della primaria. “Deficiente, stupido, pezzo di m…Ci sarebbe stato da sparargli”. Sarebbero queste alcune delle offese rivolte dalla docente, direttrice della Scuola di Neurologia, ai giovani medici specializzandi.

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Siamo a Perugia, alla Scuola di Neurologia. I giovani specializzandi denunciano, come riporta Il Corriere della Sera, di star vivendo un vero e proprio clima da caserma.

Il presidente dell’Als (Associazione liberi specializzandi), Massimo Minerva, scrive alle istituzioni per denunciare quanto starebbe accadendo nella Scuola di Neurologia, rivolgendosi al rettore dell’Università perugina, al direttore sanitario, all’Ordine dei Medici e all’Ispettorato del Lavoro. Minerva, nella missiva di denuncia, spiega:«Riteniamo questa pratica indegna di un Paese civile, lesiva della dignità degli specializzandi e tale da violare l’articolo 57 del codice di deontologia medica che dispone il reciproco rispetto fra i medici». Poi aggiunge:«Invitiamo le autorità a non volgere lo sguardo dall’altra parte, la situazione è molto grave, il nostro intento è segnalare questa incresciosa situazione per una rapida risoluzione della stessa e per evitare che eventi analoghi si ripetano».

L’Als racconta di offese, umiliazioni, vessazioni, menzionando il caso Sara Pedri, ginecologa sparita a Trento dal 2021, e pone l’accento anche sugli orari lavorativi:«Siamo in possesso di timbrature di servizio in cui, in un solo mese, sono state effettuate più di 340 ore. Le autorità ospedaliere e universitarie potranno, se vorranno, facilmente verificare. Riteniamo ci sia una “culpa in vigilando” da parte di chi avrebbe dovuto verificare le timbrature. Ascoltando le registrazioni e guardando gli orari non è difficile confrontare la situazione di questi specializzandi, possiamo dire che gli orari sono illegali e immorali, come pure i metodi».

La denuncia dei giovani medici

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La spinta a denunciare è scattata da segnalazioni dei giovani specializzandi, messe assieme in quello che può essere definito come una sorta di diario. I giovani medici parlano di un «atteggiamento aggressivo e persecutorio, si costruisce ogni giorno un clima di terrore. Umiliazioni, minacce, insulti e vessazioni che avvengono in modo pubblico, anche davanti ai pazienti e ai loro familiari. “Oca, grassone, tonto, cretino, stupido, superficiale, demente, m… umana” o appellativi come “cameriere” volti a far sentire inadeguato l’interlocutore. Sono atti di violenza psicologica rivolti primariamente, ma non esclusivamente, contro gli specializzandi, e gli episodi sono così frequenti e gravi da aver provocato in più di un’occasione lo sgomento e la paura anche dei pazienti ricoverati in corsia». 

Sempre nel documento redatto dagli specializzandi si citano anche di diversi abbandoni, di giovani che per queste ragioni, sentendosi impotenti, hanno scelto di rinunciare alla borsa di studio. Tra chi ha avuto la forza di restare, tuttavia, come è scritto nel documento, «ci sono medici che hanno subìto danni dal punto di vista sia fisico che psicologico, con accessi al Pronto soccorso, crisi di pianto, attacchi di panico, malessere costante».

La reazione del Rettore

Il rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, ha spiegato di aver già contattato chi di dovere, ma ha voluto precisare di essere rimasto «stupito perché è la prima volta che sento parlare in questi termini, molto gravi, della scuola. Il dato che mi fa riflettere è che la collega cui si fa riferimento è completamente dedicata alla didattica e alla ricerca con risultati di qualità. Quella è un’equipe d’eccellenza della quale fa parte un giovanissimo vincitore del premio Montalcini per l’importante scoperta sull’alzheimer. Lei poi svolge solo attività pubblica e non si risparmia, una vera stacanovista, molto rispettata».

Il rettore ha comunque annunciato che ci saranno degli accertamenti su quanto denunciato e che eventualmente dovessero esserci dei riscontri, ci saranno misure disciplinari.

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