Le funzioni segrete dei particolari “inutili” dei nostri vestiti

A cosa servono i bottoncini di metallo sui jeans? Per quale motivo su molte felpe si trovano triangoli cuciti sulla parte frontale? I particolari che, spesso, ci sembrano privi di senso in realtà hanno una funzione ben precisa.

Sono diversi i capi d’abbigliamento che presentano dettagli insoliti, in grado di dare vita a veri e propri dibattiti intorno a quale sia la loro utilità. A tutti sarà capitato, almeno una volta, di domandarsi a cosa servano i bottoncini di metallo che si trovano sui jeans o per quale motivo molte felpe abbiano triangoli cuciti sulla parte frontale.

Vestiti, particolari (fonte web) 19.12.2022 meteoweek.com
Le funzioni segrete dei particolari “inutili” dei nostri vestiti (fonte web)

La verità è che questi dettagli, nonostante possano apparire privi di senso o inutili, hanno tutti una funzione ben precisa. Il mondo della moda, infatti, si basa sull’inventiva e l’originalità ed i particolari che caratterizzano i nostri vestiti nascondono degli utilizzi che affondano le loro radici nel passato.

I segreti nascosti dietro ai jeans

Iniziamo con i jeans. Il termine, secondo le fonti, deriva dall’espressione “bleu de Genes” che tradotta dal francese significa “blu di Genova”. Il tessuto, infatti, è stato realizzato nella Repubblica di Genova, per poi attirare l’attenzione del sarto Jacon Davis che, nel lontano 1871, lo ha rinnovato prima che fosse brevettato da Levi Strauss due anni più tardi.

I famosi bottoni di metallo o rame che si trovano ai lati dei jeans, all’altezza del bacino, sono noti con il nome “rivetti” e sono uno degli elementi tipici di questo capo d’abbigliamento. Ideati da Levi Strauss, hanno l’obiettivo di rafforzare le parti dei jeans che rischiano maggiormente di essere danneggiate.

Erano particolarmente utili in passato: i jeans, infatti, sono stati lanciati come capo d’abbigliamento per il lavoro. Ad utilizzarli, in origine, erano soprattutto muratori e meccanici che li apprezzavano per il loro prezzo economico e la loro robustezza.

I jeans sono famosi anche per un altro dettaglio: il tanto discusso quinto taschino, considerato inutile da molte persone, che si trova all’interno della tasta destra. Levi’s lo ha lanciato nel 1873 ed è diventato presto indispensabile per i cowboy. Questi ultimi lo utilizzavano per conservare i loro orologi da taschino (per questo motivo è noto come “watch pocket”) e le pepite d’oro.

Felpe e camice, la verità su “V-Notch” e “locker loop”

Passiamo ai triangoli cuciti sotto al collo delle felpe formando delle “V”. Tale ricamatura è nota proprio con il nome “V-Notch” (o “V-Neck”) e in molti potrebbero pensare che abbia un’origine puramente estetica. In realtà, ha due utili funzioni: il “V-Notch”, caratterizzato da un tessuto più spesso, serve ad intrappolare il sudore.

Inoltre aiuta a mantenere il colletto della felpa stirato anche quando il capo viene utilizzato per molto tempo. Questa tipologia di cucitura è stata ideata da Benjamin Russell, fondatore dell’azienda impegnata nella produzione tessile Russell Athletic e ideatore della prima felpa in cotone nel 1926.

Anche le camice, con il loro “anello” cucito al centro parte posteriore, hanno suscitato la curiosità di tante persone. Come negli altri casi, non si tratta di una semplice decorazione o di un particolare superfluo. L’idea di cucire una specie di “anello” dietro alle camice risale agli anni ’60 e proviene dagli Stati Uniti.

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Noto come “locker loop”, è un piccolo gancio che veniva cucito insieme alle camice utilizzate per lavorare. Gli operai lo usavano per appendere i loro capi negli spogliatoi quando non erano ancora presenti gli armadietti e gli appendiabiti.

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