Manovra di bilancio 2023: ecco le principali misure approvate

Il Senato giovedì ha dato il via libera a una legge di bilancio da circa 35 miliardi, in gran parte dedicata alla lotta contro il caro bollette.

Bonus sociale, flat tax, taglio al cuneo fiscale, stretta sul reddito di cittadinanza, pensioni. Ecco le principali misure della manovra 2023.

Diventa legge la manovra di Bilancio dopo l’approvazione di giovedì in Senato col voto di fiducia. Una manovra da circa 35 miliardi, 21 dei quali vanno ad aumentare il deficit (al 4,5% del Pil) per finanziare nuovi aiuti a famiglie e imprese contro i rincari nel campo dell’energia. Oltre a queste, le principali misure riguardano il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro loro (4,2 miliardi di euro), i 2 miliardi in più per il Fondo sanitario nazionale. In manovra ci sono anche 1,4 miliardi per i contratti del pubblico impiego, 700 milioni per quota 103 e le altre misure di pensionamento anticipato; infine 800 milioni per il Fondo di garanzia delle Pmi.

La manovra di bilancio verrà principalmente coperta col taglio agli adeguamenti delle pensioni di oltre 4 volte la minima, dalla nuova tassazione sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico (circa 4 miliardi) e dal giro di vita (958 milioni) sul reddito di cittadinanza. In più c’è la spending review, cioè il taglio sulla spesa dei ministeri, per quasi 800 milioni, e il rinvio di spese giù preventivate (oltre 2 miliardi).

Due terzi delle risorse contro il caro energia

La gran parte delle risorse della legge di bilancio (due terzi, circa 21 miliardi) saranno destinate al contrasto del caro energia per famiglie e imprese. Solo però per il primo trimestre 2023, con la proroga di misure già introdotte dal governo Draghi. Confermata la tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche (salita al 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10% sui 4 anni precedenti). Cancellati gli oneri di sistema.

Altra misura importante in manovra è l’aumento della platea delle partite Iva che potranno avere accesso alla flat tax, l’imposta unica sostitutiva con aliquota del 15%. Dal 2023 potranno beneficiarne autonomi e professionisti con guadagni fino a 85 mila euro (in precedenza il tetto era di 65 mila). Confermato e rafforzato invece per i lavoratori dipendenti il taglio del cuneo fiscale: tre punti in meno sui redditi fino a 25 mila euro e due punti per quelli tra 25 e 3 5mila euro. Spazio anche per diverse sanatorie: dalle cartelle fiscali a quelle sulle altre forme di contenzioso.

Per le famiglie – prime destinatarie dei provvedimenti della manovra, ha ricordato Meloni – c’è l’aumento dell’assegno unico per il primo figlio fino al primo anno d’età, per le famiglie con almeno 3 figli fino ai 3 anni. Maggiorato anche l’assegno dal quarto figlio in poi. Bonus sociale per le bollette (con Isee fino a 15 mila euro) esteso anche per i primi tre mesi del 2023. C’è poi il mese in più di congedo parentale con retribuzione all’80% per i figli fino ai 6 anni. Fine dello smart working semplificato per i genitori.

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