A tutti piace vivere una bella e appagante storia d’amore, ma ci sono casi in cui si sviluppa una dipendenza affettiva. Come riconoscerla?
La dipendenza affettiva è una patologia per cui si pensa di non poter vivere senza una certa persona e si è letteralmente ossessionati da lei. Quando ci si innamora si vorrebbe trascorrere tanto tempo con la fidanzato il fidanzato, accontentarli, vederli felici. Nel caso della diependenza affettiva però, c’è qualcosa di eccessivo.
Ma come capire quando questo meccanismo sta entrando in atto? Ecco tutti i segnali per riconoscerlo e prendere i dovuti provvedimenti.
Dipendenza affettiva: come uscirne
La dipendenza affettiva viene definita love addiction e ad esserne colpite sono, per la maggior parte, le donne, ma questo non esclude che possa accadere anche agli uomini. Questo disturbo può nascere tra due individui che hanno un rapporto molto intimo, chi ne è affetto avverte benessere, come se fosse in presenza di una droga, infatti il compagno o la compagna diventano proprio come una sostanza tossica di questo tipo, qualcosa di cui non si può fare a meno.
Chi ne soffre è propenso a trovare dei partner che hanno dei problemi, in questo modo può prendersene cura. Ma come si può uscire da questa situazione? Innanzitutto è importante riconoscere che si ha questo disturbo, in seguito bisogna affidarsi alla psicoterapia. Questo infatti è un rapporto tossico in cui in realtà non c’è reciprocità e il legame verte su un inganno.
Dipendenza affettiva: i segnali da non sottovalutare
- forte bisogno della presenza dell’altra persona. Felicità e soddisfazione personali dipendono dall’altro
- tempo e pensieri sono tutti concentrati sull’altro, sacrificando relazioni come quelle con gli amici o i famigliari
- timore di perdere la persona amata
- eccessivo controllo sull’altro: il rapporto è impostato su meccanismi di controllo
- annullamento di sè: si perde la propria autonomia e addirittura l’individualità.
- non si riesce più a prendere decisioni quando c’è il partner
- soddisfare i bisogni dell’altro: si mettono da parte i propri bisogni a favore di quelli dell’altro
- manipolazione affettiva: questa viene messa in pratica dal soggetto dell’ossessione, si può manipolare una persona verbalmente o con azioni che rendono chi gli sta accanto, insicuro e dipendente
- negatività, ansia e addirittura disperazione se l’altra persona non c’è
- si accetta di soffrire pur di non essere lasciati soli