Assassinio di Loris Stival, condannata a 30 anni di carcere la madre Veronica. Inammissibile il ricorso, il legale del papà commenta: “È stata la liberazione da un peso”. 
La Cassazione si è espressa, si conclude il processo per l’omicidio di Loris Stival. I giudici hanno deciso di condannare a trent’anni di carcere Veronica Panarello, madre del bambino ucciso cinque anni fa. Il fatto era avvenuto il 29 novembre 2014, a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. I giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa della donna.
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Assassinio di Loris Stiva, la madre Veronica condannata per l’omicidio del figlio. La vicenda
Il corpo del bambino, strangolato con delle fascette di plastica, venne ritrovato in un canalone. Veronica Panarello il 17 ottobre del 2016 era stata condannata in primo grado a trent’anni di carcere per omicidio e occultamento di cadavere. Pena confermata il 5 luglio del 2018 dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Catania. Con la pronuncia dei giudici della Suprema Corte la condanna per la donna, detenuta nel carcere di Torino, diventa definitiva.
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Il commento del legale del papà, Davide Stival
L’avvocato Daniele Scrofani, legale di Davide Stival, padre di Loris, ha commentato l’esito del processo. “Davide Stival aspettava questo momento – spiega il legale -, nella sua voce non ho sentito né sorpresa né soddisfazione. Semplicemente è il momento finale di una vicenda durata cinque anni. Una liberazione da un peso, la certezza che a commettere questo orrendo delitto è stata la madre di Loris“.
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