Palermo, giudice si uccide gettandosi dalla finestra

Stamattina si è gettato dalla finestra della sua abitazione il giudice Cesare Vincenti. L’uomo era in pensione da giugno. L’uomo aveva ricevuto un avviso di garanzia. Da un anno soffriva di depressione

Palermo, giudice si uccide gettandosi dalla finestra - meteoweek
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Il giudice Cesare Vincenti si è suicidato oggi lanciandosi da una finestra del palazzo dove abitava, in via Rapisardi, a Palermo. Ex presidente dell’ufficio del gip di Palermo, Vincenti era in pensione dal 19 giugno scorso. Il giudice non ha retto al peso che si portava dentro: la casa del magistrato, una settimana prima che andasse in pensione, era stata perquisita nell’ambito di un’indagine della procura di Caltanissetta.

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L’avviso di garanzia

L’uomo aveva ricevuto un avviso di garanzia per una fuga di notizie relative alla richiesta di misure cautelari nei confronti di Maurizio Zamparini, ex patron del Palermo calcio. Inoltre anche per una presunta corruzione legata al figlio Andrea (anche lui indagato), messo a capo del comitato etico della fallita Us Città di Palermo, creato dall’ex presidente rosanero Giovanni Giammarva.

Le presunte pressioni su un giudice

I pm sospettavano anche – nonostante sulla vicenda ci sia il massimo riserbo – che Vincenti avesse fatto pure pressioni su un giudice civile di Palermo. Vincenti avrebbe sollecitato il giudice a firmare subito un provvedimento che riguardava una vendita immobiliare cui era interessato il figlio.

Il giudice da oltre un anno soffriva di depressione ed era seguito per questo motivo da uno specialista.

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