Il M5S a deputati e senatori: “Soldi restituzioni entro il 31 dicembre”

Il Movimento non fa sconto ai morosi: “In caso di mancata restituzione di somme di denaro entro il 31 dicembre, scatteranno sanzioni disciplinari”. I vertici del partito pentastellato sembrerebbero aver perso la pazienza

Luigi Di Maio

Il Movimento Cinque Stelle prende posizione nei confronti dei morosi: i soldi delle restituzioni andranno versati entro il 31 dicembre. E’ l’ultima presa di posizione adottata dai vertici, indispettiti dai ritardi di deputati e senatori. “Nel caso in cui dovesse essere superato il termine ultimo – spiega il M5S – il collegio si attiverà senza indugiare per infliggere sanzioni disciplinari”.

Leggi anche >> Torna a tremare la terra: scossa di terremoto in Grecia, avvertita anche in Salento

Una mail ai ‘ritardatari’: un caso pronto a rientrare?

Con il termine del 31 dicembre ben in vista, sono partite le lettere ai tanti ritardatari. “Le ricordiamo – un passaggio della mail – che gli impegni assunti all’atto della sua candidatura con il Movimento 5 Stelle, costituiscono anche e soprattutto un impegno morale verso tutti i cittadini italiani”. Nella mail viene ricordato inoltre che il Movimento “non percepisce un euro dalle restituzioni” che, come in passato, sono pronte ad essere destinate altrove.

In passato si ricordano il ‘Fondo per il Microcredito’ e, attualmente, a seguito di votazione on line degli iscritti, al ‘Fondo per la povertà educativa infantile’, al ‘Fondo per il diritto al lavoro dei disabili’ e infine al ‘Fondo contro la violenza sulle donne’.

Se è vero che i ritardatari tengono in apprensione i vertici di partito, i ‘virtuosi’ – ovvero coloro che hanno già provveduto alle restituzioni – guardano oltre. Sono infatti pronti 3 milioni di euro per le scuole pubbliche statali italiane, parte del fondo costituito da oltre 103 milioni di restituzioni degli stessi parlamentari del movimento pentastellato.

Leggi anche >> Legato ad un albero e picchiato, aveva postato foto fake su Instagram

 

Impostazioni privacy