Borghezio accusato di furto carte storiche. L’ex eurodeputato leghista: “Un equivoco”

L’accusa nei confronti di Borghezio arriva da un funzionario dell’Archivio del capoluogo piemontese. “Volevo soltanto fare delle fotocopie” la difesa dell’esponente del Carroccio

L’accusa è quella di aver tentato di sottrarre alcuni documenti dall’archivio di Stato di Torino. Per l’esponente leghista, Mario Borghezio, ex europarlamentare della Lega si è trattato però di un equivoco, in quanto il suo intento sarebbe stato solamente quello di fare delle fotocopie, nonostante il regolamento non lo preveda. La vicenda resta da chiarire.

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L’accusa nei confronti di Borghezio arriva da un funzionario dell’Archivio del capoluogo piemontese. Il politico è un noto appassionato di storia e proprio per questo motivo si stava documentando su alcuni documenti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, in particolare sulle misure di prevenzione dei bombardamenti. Il funzionario ha specificato che Borghezio “era in procinto di portarsi a casa questi documenti”. L’episodio è stato segnalato ai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale (Tpc). A indagare sulla vicenda sarà la procura di Torino, che accerterà le dinamiche. Solo un disguido o effettivo tentativo di furto?

Borghezio storico esponente della Lega. Non ricandidato alle elezioni europee 2019

Mario Borghezio è uno storico esponente del Carroccio ed è stato parlamentare europeo in più legislature: ha occupato gli scranni di Strasburgo e Bruxelles dal 2001 al 2019. Non è stato ricandidato nel 2019. È stato anche deputato – eletto sempre con l’allora Lega Nord – dal 1992 al 2001. Ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Torino, la sua città. E’stato anche sottosegretario alla Giustizia.

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