Calenda, bordata a Di Maio: “Modo indegno di fare politica”

Il leader di Azione attacca pesantemente il capo politico 5 Stelle sul Mes: “Ma lui era nel governo o no quando si discutevano le trattative? E’un modo indegno di fare politica, il nostro paese non lo merita affatto”

Carlo Calenda

Carlo Calenda interviene duramente sulla discussione in atto riguardante il caso Mes. Il leader di Azione non le manda a dire a Di Maio. “Ma il Movimento 5 Stelle Di Maio dov’era? Stava al governo o no quando si negoziava sul Mes? Lui in primis, che fa retorica, cosa faceva? Questo è un modo indegno di fare politica, indegno di un grande paese. Si sollevano dubbi nel momento in cui si negozia e non dopo come stanno facendo Salvini e Di Maio che erano vicepremier quando si è fatto il negoziato”.

Sul caso, lo stesso Salvini era intervenuto nei giorni scorsi. Duro l’attacco a Conte, poi difeso da Di Maio. “L’attuale premier venga in Parlamento a dirci se ha svenduto gli interessi italiani” – le parole del leader leghista

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Calenda su quota 100: “Rivediamola e diamo fondi alla sanità”

Calenda poi ha parlato del taglio di quota 100, in relazione al tema della sanità: “La sanità è l’emergenza numero uno in Italia, la più grande conquista dello Stato sociale e ce la stiamo perdendo pezzettino per pezzettino. Non è accettabile che al Sud Italia è già in larga parte persa. Gli italiani spendono 40 miliardi l’anno per curarsi privatamente, la nostra proposta è semplice: tagliare quota 100 e mettere quei soldi sulla sanità, assumendo 8 mila medici e 30 mila infermieri che mancano. Noi discutiamo di cose surreali come fascisti e comunisti. Oppure del Mes. In tutto il mondo le campagne elettorali si fanno sulla sanità”.

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