Papa Francesco abolisce segreto pontificio sugli abusi dei preti

Nel giorno del suo compleanno, Papa Francesco decide di intervenire per spezzare il silenzio sui casi di abuso su minori da parte dei preti.

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Papa Francesco sta vivendo un giorno speciale, visto che proprio oggi compie 83 anni. Ma a giudicare dalle notizie che giungono dal Vaticano, sembra che sia stato il pontefice a fare un regalo, anzichè riceverlo. Stiamo parlando di una notizia da poco arrivata, relativa ai continui casi di abusi su minori da parte dei preti. Il provvedimento preso da sua Santità è particolarmente importante, visto che di fatto interrompe il silenzio venuto a crearsi, quasi a protezione degli stessi sacerdoti. Il Papa ha infatti deciso di abolire il segreto pontificio sui casi di abusi ai danni dei minori.

Siamo dunque davanti a una svolta epocale, che si legge in una Istruzione da poco redatta dallo stesso pontefice. “Non sono coperti dal segreto pontificio le denunce, i processi e le decisioni“, è scritto nel documento intitolato “Sulla riservatezza delle cause”. Potrebbe non essere un caso il fatto che questa scrittura sia stata diffusa proprio nel giorno del compleanno di Papa Francesco. “A chi effettua la segnalazione, alla persona che afferma di essere stata offesa e ai testimoni non può essere imposto alcun vincolo di silenzio riguardo ai fatti di causa”, si continua a leggere nell’istruzione.

Il Papa ha dunque fatto abolire il segreto pontificio, mentre viene mantenuto il segreto d’ufficio. Tuttavia, quest’ultimo “non osta all’adempimento degli obblighi stabiliti in ogni luogo alle leggi statali, compresi gli eventuali obblighi di segnalazione, nonché all’esecuzione delle richieste esecutive delle autorità giudiziarie civili“, come si legge nell’Istruzione del Papa. Questo significa un altro elemento importantissimo, soprattutto per quanto riguarda il passaggio della denuncia di abuso su un minore sul piano giuridico. I magistrati degli altri Stati, infatti, potranno finalmente avere accesso agli atti dei processi canonici. Dunque i preti che si renderanno protagonisti di tali atti, oltre a conseguenze di natura ecclesiastica potranno subirne altre di natura penale.

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