Ravenna, strangola la moglie. Arrivano le prime ricostruzioni del delitto

Una lite in piena notte, poi la tragedia. L’uomo, che ha ammesso le colpe, ha cercato di rianimare la moglie quando era troppo tardi. Sul movente indagano gli inquirenti

Ha confessato l’omicidio della moglie ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’uomo, 39enne, intorno all’una di notte ha strangolato la donna 31enne nel ravennate. Il procuratore capo Alessandro Mancini ha ricostruito le tappe principali che hanno portato alla tragedia. “Il marito, che si era già alzato dal letto diverse volte, in preda a una forte inquietudine, ha aggredito la moglie che era a letto con lui e, con ogni probabilità, gli aveva chiesto spiegazioni”

“L’ha aggredita – spiega il procuratore – stringendole il collo. E’ nata una collutazione tra i due, nel corso della quale il marito ha sbattuto contro uno sgabello, riportando delle ferite alla testa. Abbiamo trovato il sangue sul pavimento della camera da letto. Ma la donna nel frattempo era già morto. L’uomo a quel punto ha ammesso le sue responsabilità già all’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine. Gli uomini del 118 hanno cercato insistentemente di rianimarla. Non c’è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata così”.

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Gli inquirenti indagano sul movente

L’uomo, visibilmente scosso, è apparso “sano di mente”, ma come confermato dal procuratore capo verranno fatti gli accertamenti del caso. “Di sicuro – spiega ancora Mancini – doveva esserci qualche tensione nascosta tra i due”.

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La coppia ha due bambine di 6 e 7 anni che, al momento del delitto, dormivano in un’altra stanza e sono state affidate ai nonni materni. Gli inquirenti indagano a fondo sul movente e sulle cause che hanno portato allo scontro notturno tra i due coniugi. Intanto, tra domani e dopodomani è prevista l’autopsia sul corpo di Elisa Bravi.

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