Gran Bretagna, corriere muore d’infarto a causa dei turni festivi massacranti

Grave caso, quello successo qualche giorno fa in una cittadina della Gran Bretagna: un corriere di poco più di 40 anni è morto a causa di un infarto, dopo aver trascorso dei turni di lavoro massacranti. 

Paul Crush corriere UPS con la moglie

Appena qualche giorno fa, un corriere dipendente della nota società UPS è collassato nel magazzino della sede di riferimento ed è morto poco dopo a causa di un infarto. Le sue condizioni di salute erano terribilmente peggiorate negli ultimi giorni, dopo aver lavorato incessantemente su turni di 12 ore imposti dalla compagnia di logistica.

Leggi anche: Luca Pezzutti, muore 17enne alla vigilia di Natale: caduto dalla moto regalata dai genitori

Guarda qui: Autostrade, Di Maio determinato sulla revoca delle concessioni: “Chi sbaglia paga”

Turni di lavoro massacranti: i corrieri durante le feste di Natale

Si chiamava Paul Crush, aveva 42 anni ed era padre di due figli. L’uomo ha avuto un sospetto attacco di cuore mercoledì scorso, mentre si trovava nel deposito dell’azienda a Stanford-le-Hope, nell’Essex. Il corriere era rientrato in sede dopo aver consegnato oltre 200 pacchi in una sola giornata, e dopo giorni di turni estenuanti fatti da ben 12 ore di lavoro.

La notizia ha fatto immediatamente il giro di tutti tabloid britannici. Ad essere chiamate in causa non solo le regole aziendali delle società logistiche, che impongono in questo periodo una grande quantità di straordinari, quanto anche l’incredibile mole di pacchi che i postini sono costretti a consegnare ogni giorno. Secondo alcune stime, si parla anche 240 pacchi al giorno durante il periodo festivo, contro i 100 dei normali periodi dell’anno.

Paul Crush corriere UPS

I colleghi di Paul Crash e le dichiarazioni di UPS

Come quanto riferito da alcuni suoi colleghi, l’uomo era ben conosciuto per il suo spirito stacanovista, e non era tipo da rifiutare gli straordinari. Tuttavia, secondo la testimonianza di un suo amico stretto, dopo questi ultimi giorni, composti da turni massacranti, Paul Crush sembrava completamente distrutto.

“L’ho visto prendere un caffè prima di iniziare il suo turno e sembrava stanco. Mi ha detto che era stato difficile per lui alzarsi dal letto quella mattina, ma era allegro come non mai, come al solito. Quello infatti era il suo problema: era quel tipo di persona che non avrebbe mai detto di no al lavoro extra“, confida l’amico di Paul.

La società di logistica UPS ha espresso il suo cordoglio attraverso una nota: “Siamo profondamente rattristati dalla perdita del nostro dipendente. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi”.

La sua morte non è stata considerata come sospetta dalla polizia, e non è stato aperto nessun caso legale. Nel frattempo, però, una pagina GoFundMe di beneficenza, a nome di Mr Crush e dedicata proprio al corriere morto, ha già raccolto oltre 2.000 sterline. I proventi verranno donati alla famiglia dell’uomo, sconvolta da quanto accaduto.

Impostazioni privacy