L’Espresso su Iv, è Librandi questa volta a doversi confrontare con il settimanale

Agirà in giudizio Gianfranco Librandi, il deputato di Italia Viva attacca l’Espresso: è diffamazione. Sul banco degli imputati una presunta frase riportata dal presidente di Tci Telecomunicazioni, che avrebbe apostrofato come “leghisti di m…” i militari della Gdf

Gianfranco Librandi – meteoweek

 

“Mi ricordo, mi ricordo benissimo la visita della Guarda di Finanza ma questa storia dei ‘leghisti di m…’ non esiste proprio – dice questa mattina sulle colonne di Adnkronos – E’ tutta fantasia e ovviamente agirò in giudizio perché questa è diffamazione”.

 

La difesa di Librandi

Non ha lesinato spiegazioni e chiarimenti questa mattina Librandi. Sulla questione l’onorevole di Iv sostiene, inoltre, che l’esito della verifica fiscale fu che “le operazioni” dell’azienda risultarono “tutte regolari”. In particolare, oggetto dell’attenzione dei finanzieri sarebbe stato un accertamento su alcuni immobili. “Sì ho comprato degli immobili, un’operazione per rinforzare la mia azienda e continuare a lavorare negli anni – commenta Librandi. Operazioni regolari, pagate con conti regolari anche se esteri. Invece leggo una ricostruzione tesa a dipingermi come un evasore. La mia è un’azienda seria che paga le tasse”. E poi c’è la questione delle offese ai militari: “Tutta fantasia ed è una cosa che va assolutamente chiarita”.

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“‘Sono un onorevole, un intoccabile’, ‘siete morti’, ‘leghista di merda’”. Sarebbero le parole con cui Librandi, secondo l’Espresso, si sarebbe rivolto ai militari della Gdf durante una verifica fiscale presso le sedi della sua società Tci Telecomunicazioni. I fatti risalgono allo scorso 24 luglio 2019, quando secondo il settimanale queste frasi sarebbero state “trascritte in alcune relazioni di servizio dei finanzieri” e che saranno pubblicate “nel prossimo numero in edicola da domenica 19 gennaio e già online su Espresso+”.

 

I finanzieri

“Secondo i finanzieri, Librandi avrebbe sostenuto che lui è un deputato e un imprenditore che ‘lavora, non come voi che non fate un cazzo dalla mattina alla sera. Si legge nel referto – Pago le tasse e quindi anche il vostro stipendio’.

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Poi ha insultato chi comandava l’operazione: ‘Sarà un leghista di merda’. E, dopo essersi definito un ‘intoccabile’, l’ex Pd ha annunciato che uno dei militari non avrebbe più percepito la pensione. Salutando i finanzieri che facevano il loro lavoro con un definitivo: ‘Siete morti'”, scrive ancora il settimanale.

L’Espresso ed Iv

Una querelle che fa il paio con quanto sempre L’Espresso aveva fatto emergere in occasione dei finanziamenti illegittimi alla fondazione Open, fatto per cui ad oggi non sono ancora emerse prove.

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Alcuni mesi fa la rivista di GEDI, aveva scritto tra le altre cose che Librandi risultava come “il parlamentare è il più munifico tra i tanti finanziatori della fondazione Open, l’ente renziano su cui sta indagando la procura di Firenze. Una segnalazione sospetta di Bankitalia sui conti correnti di Open segnala infatti come Librandi tra febbraio 2017 e giugno 2018 abbia donato ben 800 mila euro all’organismo un tempo guidato da Alberto Bianchi. Ricchi bonifici emessi attraverso la Tci, proprio l’azienda al centro della verifica fiscale che risulta ancora in corso”.

 

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