Padova, Salvo dj muore al volante dopo aver fermato il suo furgone

Un malore improvviso ha stroncato Salvo dj. È morto così Salvatore Infantino, 59 anni compiuti lo scorso 23 novembre, originario di Agrigento ma da anni residente a Terraglione (Padova). Lavorava come autotrasportatore e corriere per una ditta di trasporti, servizi e logistica di Padova

È morto dopo aver parcheggiato il suo furgone Salvatore Infantino, chiamato dai più Salvo Dj, 59 anni compiuti lo scorso 23 novembre, originario di Agrigento ma da anni residente a Terraglione (Padova). Un malore improvviso lo ha stroncato, senza riuscire a chiedere aiuto. Lavorava come autotrasportatore e corriere per una ditta di trasporti, servizi e logistica di Padova. La sua grande passione, però, era la musica. Nel tempo libero faceva il dj.

Lunedì sera, verso le 19.30, stava percorrendo via Bretella a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone. Salvatore si è sentito male ed è riuscito accorgendosi del problema a fermare il furgone. Ma non è riuscito a chiamare aiuto. In quel momento un passante ha notato il veicolo fermo in mezzo alla strada e, da un controllo più approfondito, ha visto che il conducente era accasciato sul volante. “Salvo Dj”, così come lo chiamavano i simpatizzanti che lo seguivano nelle serate, era in condizioni disperate all’arrivo dei soccorritori.

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L’arrivo dell’ambulanza e il trasporto in ospedale

L’automobilista, che ha visto per primo Salvatore, ha chiamato subito i soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che l’hanno estratto dal furgone. Il personale medico del 118 gli ha praticato il massaggio cardiaco. “Salvo Dj” è stato trasportato a sirene spiegate al pronto soccorso dove è morto circa mezz’ora più tardi. La notizia dell’improvvisa scomparsa di Salvo ha sconvolto i molti amici e conoscenti, oltre ai parenti che abitano ancora in Sicilia. I genitori, invece, si sono trasferiti a Roma dalla sorella Angelica.

Tanti i messaggi di cordoglio comparsi in queste ore. “Ciao Salvatore, eri e sarai sempre nel mio cuore, amico mio – ricorda Massimo – Salvo per me era come un fratello: ci siamo conosciuti 30 anni fa nel mio ristorante, quando passava da quelle parti veniva sempre. Ci sentivamo sempre anche due volte la settimana. L’ultima due giorni fa. La musica la sua passione. Per tutti noi una grande perdita”.

“Eravamo colleghi di lavoro – racconta A.B. – ieri sera, dopo il turno di lavoro del lunedì, alle 18 ci siamo visti per l’ultima volta. Ci siamo salutati dandoci appuntamento all’indomani ed è partito per Pordenone. Lì si è sentito male. Una perdita gravissima, una persona perbene”. Un triste destino, che lo accomuna ad un amico scomparso nove anni fa. “Salvo e Livio: amici sulla terra e amici ora in cielo – dice Norita, sorella di Livio, l’amico morto 9 anni fa – adesso più uniti che mai”. Dopo la morte di Livio, Salvo si era tatuato la scritta “Forever Young” in suo ricordo.

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